Russo: "Nessun rancore verso Pagani"

«No, non provo nessun rancore per Pagani. Ha fatto un intervento di gioco e capisco anche che stia vivendo un momento difficile. Vuole venirmi a trovare? Per il momento è meglio di no. Ora devo pensare solo a guarire». Dal suo letto di una clinica di Pompei (Napoli), Massimo Russo, 22 anni, nonostante confessi «mi sento malissimo dentro», dimostra una grande maturità. Circondato dai familiari, è ancora scosso dal grave infortunio di sabato sera, da quell'entrata 'assassinà del difensore del Cosenza. Fisicamente, spiega, si sente meglio, «oggi non ho dolore, l'altro ieri invece mi faceva tanto male». Ma il dolore, forte, è quello che si prova per la grande paura di non poter più continuare ad inseguire quel sogno diventato realtà. «Ho vissuto - confessa Russo - una bruttissima esperienza. Non la auguro nemmeno al mio peggior nemico. Ho temuto di non poter più giocare, i primi momenti sono stati drammatici». Quello che resta è ancora una grande amarezza. «Avevo avuto l'occasione - parla Russo, che era riuscito a coronare il sogno di esordire nel suo stadio, il San Paolo - di giocare nel calcio che conta visto che la B è diventato un campionato di prestigio. Il mister Colomba mi stava dando fiducia e io cercavo di rispondere al meglio». Del resto i riscontri delle prime partite erano stati positivi. Il calciatore non parla di denunce o iniziative legali. «Quell'infortunio - dice con la voce rotta dell'emozione - poteva capitare a me come a un altro. La sfortuna ha voluto che fossi io il prescelto». Comunque, è il parere di Russo, «si è trattato di un infortunio di gioco. Non credo ci fosse cattiveria perchè anche io sono difensore e cerco di intervenire sulla palla con decisione. E' quello che ha fatto lui, purtroppo invece della palla ha preso la mia gamba. Non provo rancore per lui, anzi capisco che sta vivendo un momento difficile». Detto questo, però, di fronte alla richiesta di Pagani di incontrarsi con il giocatore azzurro, Russo risponde che «per ora è meglio di no. Ora voglio solo recuperare. Poi si vedrà». Sul suo futuro, comunque, è sicuramente più ottimista rispetto a ieri. «Sì, il dottor Violante che mi ha operato - sottolinea Russo - mi ha assicurato che sicuramente tornerò a giocare. Ci vuole un po' di tempo, dai sei agli otto mesi. Spero che questo si verifichi». Di questi momenti «resta la grande solidarietà che mi è stata espressa da tanti. Ringrazio amici e tifosi».