Dieci frasi famose di Silvio Berlusconi, quando disse: "Maradona difficile da inserire nel Milan"

Dieci frasi famose di Silvio Berlusconi, quando disse: "Maradona difficile da inserire nel Milan"TuttoNapoli.net
lunedì 12 giugno 2023, 13:20Notizie
di Redazione Tutto Napoli.net
Quali sono le frasi che hanno reso celebre - ancor più di quanto non fosse - Silvio Berlusconi come presidente del Milan?

Quali sono le frasi che hanno reso celebre - ancor più di quanto non fosse - Silvio Berlusconi come presidente del Milan? Difficile sceglierle perché nel corso degli anni è stato istrionico, ma anche abbastanza chiaro: la formazione voleva farla lui, poi probabilmente non la faceva, ma era il modo per mettere pressione ai proprio tecnici.

1986 - "Il Milan? È un affare di cuore, costoso, ma anche le belle donne costano".

1988 - Tutte le cose di cui mi occupo sono profane; ma il Milan è sacro.

1988 - Maradona? Grande giocatore ma nel Milan non potrebbe essere inserito. Carattere difficile.

1995 - Speriamo di aver confezionato una squadra capace di produrre spettacolo perché abbiamo precisi doveri verso i nostri tifosi e verso il resto del mondo, dove siamo la realtà italiana più conosciuta dopo la mafia e la pizza.

1998 - Cara Santità (Giovanni Paolo II, ndr), mi lasci dire che lei assomiglia molto al mio Milan. Infatti, lei, come noi, è spesso all’estero, cioè in trasferta, a portare in giro per il mondo un’idea vincente. Che è l’idea di Dio.

2000 - Il signor Lizzola era un bravissimo sarto e aveva un motto a proposito della buona stoffa: attenzione a che sarto la dai.... (criticando Zaccheroni: verrà poi esonerato).

2004 - Manderò una lettera: da lunedì qualsiasi tecnico del Milan sarà obbligato a giocare con almeno due punte. Non è una richiesta, è un obbligo. (consigliando ad Ancelotti di lasciare l'Albero di Natale che lo ha reso famoso).

2006 - Le bandiere nel calcio non si vendono e non si comprano. Mi è stato ricordato che però ho comprato Nesta che era la bandiera della Lazio. Non ho mai fatto un’offerta per Nesta quando ero presidente del Milan, il mio pensiero era che la Lazio lo dovesse tenere stretto. Poi quando, per motivi economici, è stata costretta a metterlo sul mercato, di fronte alla possibilità molto concreta che il giocatore andasse alla Juventus, allora, e solo in quel caso, sono intervenuto, per non permettere che un mio diretto concorrente si rafforzasse.

2013 - Allegri? No el capisse un casso.

2013 - Il Milan la squadra più titolata del mondo, e io il presidente che ha vinto più trofei. Santiago Bernabeu ne ha vinti la metà e gli hanno pure intitolato uno stadio.

2018 - "Col Monza abbiamo in mente un programma particolare. Sarà una squadra giovane e tutta composta da giocatori italiani, tutti ragazzi. Dovranno avere i capelli in ordine, c'è già un parrucchiere di Monza che ha detto farà i capelli gratis. Niente barba e niente tatuaggi, così come non dovranno portare orgogliosamente orecchini vari. Saranno un esempio di correttezza in campo. Si scuseranno con gli avversari in caso di fallo e tratteranno l'arbitro come un signore. Se richiesto l'autografo non faranno schizzi, ma scriveranno bene nome e cognome e andranno sempre in giro vestiti con sobrietà e a modo. Voglio qualcosa di diverso dal calcio attuale".