Dalla festa per il gol di Dia allo spettro Serie C: a Salerno ora temono la doppia retrocessione

Dalla festa per il gol di Dia allo spettro Serie C: a Salerno ora temono la doppia retrocessioneTuttoNapoli.net
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
giovedì 1 agosto 2024, 12:40Notizie
di Redazione Tutto Napoli.net

Da Salerno sono preoccupati per la situazione dei granata. Lontani i tempi dei tatuaggi di Dia per il gol al Maradona che posticipò di qualche giorno lo scudetto del Napoli. La formazione di Martusciello riparte dalla B ma i tifosi ora temono la doppia retrocessione. Ecco quanto scrive il giornalista Luca Esposito su Tuttosalernitana: "Lo diciamo senza peli sulla lingua: questa Salernitana rischia seriamente di lottare fino alla fine per non retrocedere. Non ce ne voglia l'amministratore delegato Maurizio Milan (che è tra i responsabili della retrocessione e di questa situazione caotica), ma il ridimensionamento è in atto, è palese e va in totale controtendenza con quanto lui e il presidente avevano promesso alla piazza nel giorno del loro insediamento.

Sembra passata una vita da quel gennaio 2022, quando Iervolino prospettò alla tifoseria un progetto che prevedeva la zona sinistra della classifica, la lotta per entrare in Conference League, acquisti di caratura internazionale, un brand internazionale per arricchire lo stadio, un centro sportivo all'avanguardia, un super settore giovanile e un modello organizzativo simile a quello dell'Atalanta. Mera illusione, null'altro.

Perchè oggi si sta facendo tremendamente fatica ad allestire una rosa discreta per la cadetteria. Basta con questa storiella degli stipendi insostenibili per la categoria, del "prima cedere e poi acquistare" senza chiarire quanto sarà investito in entrata, dell'entusiasmo venuto meno per "minacce e offese". Intollerabile, ci mancherebbe. Ma la stragrande maggioranza dei tifosi lo ha accolto con i tappeti rossi, dedicandogli club e intonando cori di approvazione.

E oggi? Silenzi, calciatori provenienti da categorie inferiori, un ritiro svolto con gente palesemente bocciata e che aspetta soltanto di conoscere la futura destinazione, un manipolo di giovani di prospettiva che certo non può garantire nulla in serie B e una tifoseria disorientata, spaesata, incredula ma capace comunque di sottoscrivere quasi 3000 abbonamenti pur con una situazione di stallo altamente preoccupante".