Caso Genoa, Giocatori Venezia: Decisione inattesa

Caso Genoa, Giocatori Venezia: Decisione inattesa
domenica 17 luglio 2005, 13:57Notizie
di Antonio Gaito
fonte Ansa
E' arrivata ''inattesa e improvvisa'' per i giocatori del Venezia coinvolti la notizia dei deferimenti relativi all'inchiesta sulla presunta ''combine'' nella partita di fine campionato col Genoa.
E' arrivata ''inattesa e improvvisa'' per i giocatori del Venezia coinvolti la notizia dei deferimenti relativi all'inchiesta sulla presunta ''combine'' nella partita di fine campionato col Genoa. Uno scomodo buongiorno portato loro dai giornalisti che li hanno informati sulle decisioni del procuratore federale. Il piu' seccato e' sembrato Massimilano Esposito, che non e' riuscito a trattenere la rabbia: ''Ci sono anch'io ? þ ha sottolineato sarcastico þ Che devo dire? C'e' ben poco da commentare: sentiro' i miei avvocati per vedere come agire, e poi il botto lo faro' scoppiare io, perche' e' impossibile che vada avanti una storia del genere''. Piu' di circostanza le dichiarazioni di Massimo Borgobello (''sinceramente mi cogliete alla sprovvista, perche' del deferimento vengo a sapere da voi: non so che dire'') e di Martin Lejsal particolarmente rammaricato. ''Non mi era arrivata ancora nessuna notizia del deferimento - ha osservato il portiere della Repubblica Ceca - quello che so ufficialmente e' ancora legato alla settimana scorsa: posso solo dire che mi sono recato a Roma per essere interrogato e che per quasi tre ore ho risposto a tutte le domande che gli inquirenti mi hanno posto. Anche per questo posso dirmi assolutamente tranquillo dal punto di vista personale''. Suona a vuoto invece il telefono di Franco Dal Cin, l'ex amministratore unico che gia' in precedenza si era detto estraneo alle accuse, avendo gia' passato la mano a Luigi Gallo al tempo dei fatti, quando rivestiva solo la carica di amministratore delegato per le questioni federali. Con lui tra i deferiti c'e' anche Pino Pagliara, apparso a Venezia in veste di general manager solo per poche settimane, che in laguna ricordano solo per essere stato pescato con una borsa piena di soldi fuori dell'industria del presidente del Genoa Enrico Preziosi. A sua difesa aveva sostenuto che i contanti costituissero un anticipo per la cessione di Maldonado.