Alla scoperta di German Denis

Alla scoperta di German Denis
mercoledì 2 luglio 2008, 18:34Notizie
di Massimo La Porta
fonte Jorge Cyterszpiler
La storia del nuovo attaccante del Napoli, tra sogni e curiosità

German Gustavo Denis, soprannominato " il Carro Armato" o la "Scimmia",è nato un piovoso 10 settembre 1981. a mezzogiorno, nel policlinico di Lomas de Zamora, nella zona sud della provincia di Buenos Aires, in Argentina, culla di grandi calciatori come il gran Diego Armando Maradona. Il destino ha voluto che German, come il gran Diego Maradona, il suo idolo, indossasse la maglia azzurra del Napoli. La sua famiglia è formata dal padre Gustavo, la madre Alicia Gamiz, una sua gran tifosa, e dai fratelli Federico di 32 anni, il maggiore, e dala sorella Barbara di 28. Da piccoli i fratelli dicevano che German era il cocco dei genitori. E' diventato uno zio molto amato dai nipoti, Octavio di 7 anni e Nacho di 3, che è pure il suo figlioccio, tranne....quando perde una partita. Ma la ragione della sua vita, i suoi grandi amori, sono i figli: Matias di 5 anni, nato in Italia e Malena di 2, molto coccolata, nati dall'unione con Natalia, la sua compagna, sostegno e guida della sua vita. Insieme hanno formato una famiglia da sogni...circondati da parenti e amici, grandi "asados" fatti da German, riunioni e aneddoti. Lui ama la sua famiglia, nei momenti buoni e anche in quelli difficili, la famiglia è il suo rifugio...la lascia soltanto per andare a pesca, uan delle sue passioni. German è stato un bambino felice, cresciuto in una zona molto povera dove il calcio era il sogno di tutti i ragazzini, che ogni giorno volevano diventare calciatori...e per lui il sogno si è avverato. E' stato un bambino molto birichino, irrequieto, che viveva di avventura in avventura, facendo impazzire i genitori e i vicini con le sue monellerie. Ma aveva una virtù: dopo ogni guaio che combinava si assumeva la responsabilità e mostrava sincerità ed onesta come gli avevano insegnato a casa. A scuola era molto distratto , pensava sempre al calcio, neanche mamma Alicia che è maestra, è riuscita ad aiutarlo. Il pallone prima di tutto. Così i genitori decisero di portarlo a godersi questa passione e all'età di tre anni ha cominciato a giocare "baby calcio" nel club San Martin quando non sapeva nemmeno scrivere il suo nome. In seguito ha continuato a giocare nella squadra del suo cuore, Talleres de Remedios de Escalda, in cui ha giocato fino al suo debutto in serie A. E' stato un lottatore instancabile, un grna professionista sempre attento alla forma fisica e a quello che mangiava, viziato soltanto dalle pizze fatte in casa da mamma Alicia. Il suo debutto professionale è avvenuto il 13 aprile 1997, per Pasqua, quando aveva appena 16 anni . Nel 1999 è stato trasferito a Quilmes.

Purtroppo nel 2000 subisce un grave lutto, la morte di Gustavo Denis, il suo amato padre., un gran compagno per lui, molto affettuoso e spiritoso. Suo padre gli ha insegnato ad essere responsabile e a non mollare mai, ad essere esigente con se stesso.  In questa prima tappa , i fratelli Federico e Barbara che più fratelli erano complici, compagni e fieri ammiratori, diventano la sua fortezza. Nel 2001 inizia la sua avventura europea giocando per due stagioni per il Cesena in Italia,  periodo in cui pur non riuscendo a consolidarsi calcisticamente, insieme alla moglie Natalia ottiene una svolta nella sua vita con l'arrivo del figlio Matias e non appena termina il contratto decide di tornare in Argentina. Nel 2003 comincia a giocare nell'Arsenal di Sarandi, dove diventa capocannoniere. In questo club vive la sua stagione migliore nel 2004/2005 in cui forma la coppia d'attacco assieme a Josè Luis Calderon. Grazie a loro l'umile squadra di Sarandi raggiunge i primi posti nel campionato Clausura 2005. A metà del 2005 si trasferisce al Colon di Santa Fè dove gioca per una stagione. In questa squadra fa coppia con l'esperto Esteban Fuertes segnando 7 reti nel Clausura 2006.  Nel luglio 2006 arriva in una grande squadra, l'Indipendiente , su richiesta dell'allenatore Burruchaga che era già stato suo allenatore all'Arsenal. Nei primi tempi non è ben accolto dai tifosi e la sua resa non è quella attesa dall'allenatore. Segna soltatno 6 gol nell'Apertura 2006 4 nella Clausura 2007. Sembrava che Denis non avrebbe continuato a giocare nell'Indipendiente ma il nuovo allenatore, Pedro Troglio, gli chiede di continuare garantendogli il posto da titolare. Nel campionato Apertura 2007 scoppia come calciatore giocando ottimamente e segnando 18 reti, diventando il maggiore marcatore nella storia dell'Indipendiente nei tornei brevi. Grazie a queste performance, l'allenatore della Nazionale Argentina lo convoca in nazionale. il 7 ottobre 2007 in occasione delle Eliminatorie Sudamericane per il Mondiale 2010 contro Cile e Venezuela. Debutta in Nazionale il 16 ottobre 2007 nella partita Venezuela - Argentina  0 - 2 sostituendo Carlos Tevez. Nell'ultimo campionato ha già segnato nove reti e le grandi squadre europee hanno puntato lo sguardo su di lui. Il Napoli ha contato i suoi gol. German desiderava una rivincita in Italia e questa possibilità arriva nel suo momento migliore.  Oggi è davanti a una sfida, ormai maturo, sereno, marcatore, sempre marcatore, è pronto ad assumere questa responsabilità: aiutare il Napoli ad ottenere ottimi risultati a livello nazionale ed internazionale