"Lingua napoletana non merita questo strazio", De Giovanni-Forgione criticano testo di Geolier a Sanremo
“I p' me, tu p' te” è il titolo della canzone che Geolier presenterà a Sanremo. Il testo è in napoletano e proprio sul tema si è acceso il dibattito.
Il giornalista e scrittore Maurizio De Giovanni scrive sui social: "È una lingua antica e bellissima, con la quale sono stati scritti capolavori immensi. È un patrimonio comune, ha un suono meraviglioso, unisce il maschile e il femminile come fa l’amore. Non merita questo strazio. P.S. Basta chiamare qualcuno e farsi aiutare. Un po’ di umiltà.
P.P.S. Evidentemente è necessaria una precisazione, che francamente mi sembrava così ovvia da non aver bisogno di essere esplicitata. Non c’è da parte mia alcun giudizio sull’artista, il suo valore musicale o il suo successo che peraltro gli auguro con tutto il cuore da conterraneo e tifoso di ogni espressione positiva del territorio. Il napoletano è una lingua, ha una sua scrittura e questa ha diritto al rispetto. Chiaro, adesso?
P.P.P.S. (Sta diventando divertente entrare sempre più nello specifico) Qui non si tratta di scomodare Di Giacomo, Viviani o De Filippo. Andate a vedere la scrittura dei testi di Pino Daniele. Sono tutti disponibili in rete. Guardate come sono scritti".
A criticare il testo anche Angelo Forgione: "Spaventato già dal titolo, ho letto oggi il testo in napoletano della canzone di Geolier per Sanremo2024. Non sono arrivato alla fine ché mi è improvvisamente calata la vista e poi mi è apparso Salvatore Di Giacomo sanguinante in croce. Altro che #ananas sulla pizza".
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro