Trevisani: “A Milano meno rigore di quello a Empoli, arbitri scarsi in campo e al VAR"

Trevisani: “A Milano meno rigore di quello a Empoli, arbitri scarsi in campo e al VAR"
Ieri alle 23:50Le Interviste
di Antonio Noto

Riccardo Trevisani, giornalista, ha parlato nel corso di 'Terzo Tempo Calcio Napoli' su Televomero: "Il seguito della partita è stato notevolmente caratterizzato dalle chiacchiere da VAR. Nel novembre 2019 Ancelotti disse 'basta col VAR, devono arbitrare gli arbitri in campo'. Conte oggi ha detto 'basta con gli arbitri, deve arbitrare il VAR'. La realtà è che sono scarsi in campo e scarsi al VAR. Se diamo il ‘liberi tutti’ su ogni intervento si
può discutere. Su Dumfries per me non è rigore per niente, meno rigore di quello di Politano a Empoli. Ogni volta entriamo in un campo in cui
su cento persone, settanta hanno un pensiero e trenta un altro. 

Da dove sta Mariani può pensare che gli pesti il piede a Dumfries, può sembrare rigore. Il problema è che il VAR lo vede che non è un pestone,
ma non può chiamarlo. Se giocatori come Dumfries si lanciano andare, per gli arbitri che già non sono tutti Collina, diventa difficilissimo la
gestione. In nessun campionato fischiano questo rigore eccetto la Serie A. Il dispiacere è che il protocollo non venga recepito. Anche per l'AIA
e per la UEFA è onestamente molto complicato, ma resta l'amaro in bocca, perché un big match poteva essere deciso da questo. Mariani per 90' ha
arbitrato una grande partita e verrà ricordato come un fesso per quell'errore. Che venga ricordato e che abbia quel marchio è un peccato,
lui la può sbagliare l'interpretazione, ma il VAR non lo aiuta, è un cane che si morde la coda. La cosa brutta è il designatore che si batte
ogni settimana per i rigorini e poi c'è il rigorino ogni settimana.

Sembra la Premier League, non la Serie A, con partite molto interessanti e confronti tra le prime in classifica. La partita contro la Roma se      
fosse rimasto Juric sarebbe stata una formalità per il Napoli. Ma il cambio d'allenatore, una volpe come Ranieri una raddrizzata gliela dà.
Il cambio in panchina porta sempre una positività e i giallorossi saranno un avversario complicato, molto più di quanto sarebbe stato una
settimana fa. 

Meret è cresciuto molto negli ultimi anni, lo si è visto, ha fatto delle buonissime partite. Secondo me ha sbagliato sia sul gol di Lookman che
di Calhanoglu.

L'Inter non si aspettava la gabbia intorno a Calhanoglu. Non è un tema di uomo contro uomo, ma penso non se l'aspettava. Nel primo tempo meglio
il Napoli, dopo è uscita fuori l'Inter. Non sono un fan di Lukaku in generale, ma non credo che abbia fatto una brutta partita. Primo tempo
largamente sufficiente, secondo tempo largamente insufficiente. Giocherà sempre Politano e mai un altro, perché ha quella diligenza in fase
difensiva. Rrahmani, secondo me, ha fatto una partita eccezionale, nessuno ne ha parlato, è un buon giocatore.

La Roma credo che giocherà con Hummels al centro, Ndicka e Mancini ai suoi lati; penso che giocheranno Angelino e uno tra Zalewski ed El
Shaarawy sulle fasce; mette Pellegrini, Cristante perché non fa fuori il capitano e un altro veterano, insieme a Kone che è il più forte della
squadra. Dybala e Dovbyk davanti. Secondo me Ranieri andrà con i giocatori con più esperienza. Va con i vecchi e non con quelli giovani
come ha fatto De Rossi e parzialmente Juric. Secondo me la sua mentalità sarà prima ‘iniziamo a non prendere gol’. Ha molto difensori e
centrocampisti e non ha tanti esterni; quindi, non credo vedremo il solito 4-4-2.

Io sono un ammiratore totale di Conte, se stanno bene giocano gli undici più forti. Gli altri giocano se ci sono infortuni o squalifiche”.