Rossi: "Scudetto? L'Inter è la più forte, ma Conte rende al massimo in una situazione"
A '1 Football Club' su 1 Station Radio, è intervenuto Delio Rossi, ex allenatore del Lecce.
Sulla Fiorentina, bisognava dare del tempo in più a Palladino? “Secondo me si dovrebbe dare del tempo a tutti. Noi diamo delle valutazioni con un lasso del tempo molto breve. Nelle prime tre, quattro giornate giochi con squadre incomplete, il mercato è ancora aperto, i nuovi acquisti spesso arrivano dopo. Quindi giochi con delle riserve. Secondo me solo dopo 10 partite puoi dare delle valutazioni corrette, accurate, fare bilanci prima é inutile, rischi solo di prendere fischi per fiaschi”.
Quindi è presto fare un bilancio anche per la stagione del Lecce? Bisognerebbe aspettare la prossima sosta prima esonerare Gotti? “Guarda, quando si arriva all’esonero di un allenatore, non ha fallito solo il tecnico, ma la società in toto. Hanno fallito le idee. Poi, Gotti, c’era anche l’anno scorso, quindi sapevi come giocava. Non è facile. Inoltre, cosa fai, se sbagli un’altra volta decisione, esoneri il prossimo allenatore? Non lo so, bisogna fare le giuste valutazioni”.
Quali sono le favorite per lo scudetto? “Sicuramente l’Inter è la squadra più forte in assoluto, subito dietro ci sono il Napoli e la Juve. Fermo restando che il Napoli, che è stato ulteriormente rafforzato, ha un allenatore che è tra i migliori in circolazione e che rende al massimo quando ha una sola competizione da dover gestire, gli viene tutto meglio”.
Il migliore reparto del Napoli è la difesa, un commento? “Il fatto che il miglior reparto sia la difesa, la dice lunga. Ancora ci sono giocatori che possono migliorare”.
Sulla questione Kvara e il rinnovo? “Kvara è arrivato da perfetto sconosciuto, poi si è dimostrato molto importante. Quando un giocatore gioca così bene e si dimostra essere un uomo chiave, allora il suo valore deve essere obbligatoriamente riconosciuto. Il lato economico sembra non essere importante, mentre in realtà è una cosa fondamentale. In una squadra ci vogliono delle fasce, in particolare 3 fasce: top, semi-top e gli altri. I giocatori che appartengono alla stessa fascia devono avere lo stesso stipendio, altrimenti meglio venderli, proprio per non creare squilibri all’interno della spogliatoio. Quando un giocatore dimostra tanto deve essere corrisposto. Non bisogna mai dare degli alibi ai giocatori. Le società devono pagare i calciatori quanti questi rendono, se poi non dimostrano tanto, alla peggio, é la società che si deve lamentare. Non deve mai essere il contrario”.
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