Rastelli: "Con l'Atalanta i problemi per il Napoli sono nati durante il possesso palla"

Rastelli: "Con l'Atalanta i problemi per il Napoli sono nati durante il possesso palla"TuttoNapoli.net
martedì 5 novembre 2024, 14:50Le Interviste
di Antonio Noto

L'ex azzurro Massimo Rastelli, durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio’ su Televomero, ha parlato della sconfitta del Napoli contro l’Atalanta e del match che gli azzurri disputeranno domenica sera contro l’Inter: "Atalanta? Pensavo che potesse essere la gara più difficile per il Napoli, visto che era la terza in una settimana e c’era stato un dispendio importante di energie. Inoltre ieri si giocava in un orario particolare con un gran caldo. L’Atalanta è una squadra difficilissima da affrontare perché dal punto di vista fisico mangia l’avversario, quindi bisogna cercare quantomeno di pareggiare la forza messa da loro in campo. Al Napoli sono mancate le energie, il problema è stato proprio quello di non essere riuscito a impattare sotto l’aspetto fisico e di conseguenza aver perso tutti i duelli individuali. Le difficoltà si sono viste soprattutto con la sfera tra i piedi: c’è stato poco fraseggio e pochi movimenti e inserimenti senza palla.

Cosa poteva fare Conte? I problemi per gli azzurri sono nati durante il possesso palla, non quando la sfera ce l’avevano gli avversari. Anche se è vero che l’Atalanta non ha dato punti di riferimento. Contro le squadre che ti prendono a uomo, devi avere grandi doti di palleggio, sempre uno scarico immediato all’indietro e soprattutto chi riceve palla deve sapere già a chi darla successivamente. Gasperini ieri non ha giocato con le tre punte classiche, ma con un trequartista e due punte. Così, nella fase di non possesso, i due attaccanti andavano sui centrali e il trequartista andava sul mediano. Poi uscivano sui terzini col quarto di centrocampo, mentre i mediani andavano sulle mezz’ali del Napoli.

Kvara in difficoltà? Il fatto che Conte gli chieda qualche corsa in più all’indietro, come fa con tutti i calciatori, magari può avergli tolto brillantezza in certi momenti della gara. Inoltre, gli avversari gli hanno preso le contromisure: con l’Atalanta non ha mai avuto modo di puntare l’uomo, riceveva palla sempre di spalle e Djimsiti andava sempre a prenderlo forte.

Lukaku? È un giocatore che negli ultimi 2-3 anni non ha avuto grande continuità, ha avuto diversi infortuni ed è stato diverso tempo fuori. All’inizio della stagione, nonostante i pochi carichi di lavoro estivi, sembrava paradossalmente più brillante. Non è andato in nazionale per lavorare e rimettersi in pari con gli altri, questo magari l’ha un po’ appesantito e credo che ne trarrà giovamento nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Il gioco di Conte? Un aspetto da non sottovalutare, che spesso è stato ribadito dall’allenatore, è che il Napoli viene da un 10° posto in campionato. Questo significa che delle problematiche non tecniche, ma mentali, in questo gruppo c’erano. Un allenatore nuovo che arriva dopo una stagione così deve rimettere i cocci a posto e ripartire dalle basi. Queste basi, in una piazza esigente e che due anni fa ha vinto lo Scudetto, sono quelle di dare pragmatismo e solidità: si rischia il meno possibile, poi si cercherà di inserire delle qualità che possano dare una mano ai giocatori nell’identificarsi meglio in questo modulo e nel fare male all’avversario. Questo processo ha bisogno di tempo, anche se è chiaro che tutti vorrebbero vedere il Napoli vincere 3-0 o 4-0 ogni gara. La squadra ha capito che campionato deve fare, queste competizioni si vincono soprattutto non perdendo punti con le piccole e il Napoli lo sta dimostrando.

Inter-Napoli? Partita fondamentale in cui bisognerà far vedere di aver messo da parte la parentesi Atalanta. Preparare la gara per tutta la settimana ci aiuterà a rivedere il Napoli ammirato in precedenza. Cosa farà Conte? Studierà la gara col Venezia e le caratteristiche dell’Inter, oltre a osservare le cose che non stanno funzionando bene nella squadra in questo inizio di stagione. Bisognerà lavorare sulla testa dei giocatori, un passo falso ci può stare ma bisogna subito ripartire. È questo il segreto per vincere.

Corsa Scudetto? Secondo me sarà importante non perdere punti con le piccole”.