Pecci: "Insigne-Napoli? Conta la volontà del giocatore ma gli interessi delle due parti si sposano”

“Oggi giocherà la Svezia, gli italiani hanno un brutto ricordo di questa squadra. Sono come la Svizzera, bisogna stare attenti a questo tipo di squadre. Assenza di Ibrahimovic all’Europeo? Anche i più grandi si sono ritirati, l’età si fa sentire - queste le parole di Eraldo Pecci, ex calciatore di Napoli e Bologna ed opinionista RAI, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”. Inghilterra-Germania? Mi aspetto una bella partita. Gli inglesi non hanno una bella tradizione con i tedeschi, ma ad oggi conta poco. Chi vincerà sarà la favorita per arrivare in finale da quella parte del tabellone. Da una parte ci sono giovani interessanti e dall’altra l’esperienza di un gruppo consolidato da diversi anni, nessuno parte favorito. Errore di Mbppé dal dischetto? Questo capita quando non chiudi la partita. L’Italia, se dovesse sbagliare partita, avrebbe dalla sua un grande portiere come Donnarumma. Nella partita secca tutto può capitare.
Belgio? È un impianto collaudato, giocatori nell’età giusta, non per niente sono primi nel ranking mondiale. Sapremo solo al termine della partita se è andata bene all’Italia. Il Belgio è stato più forte del Portogallo, da dire che Ronaldo da quando è alla Juventus ha preso l’abitudine di uscire sempre agli ottavi nelle competizioni. Difesa italiana contro attacco belga? L’Italia, con questa squadra, è spesso nella metà campo avversaria, quindi non è proprio una squadra difensiva. I ragazzi hanno trovato una chimica fra di loro rara, si divertono insieme. Non li ho visti appannati perché hanno avuto modo di riposarsi, e sono forti perché vincono le partite sporche. Così si vincono i campionati, non chi segna sempre 4-5 gol perché vuol dire che gli avversari sono di livello inferiore. Questa Nazionale ci ha coinvolti, ha portato una ventata buona a tutto il paese, e se dovessero perdere non cambierò il mio pensiero. Questo è un gruppo, ognuno ha il suo compito e mette la propria qualità.
Il migliore dell’Italia? Magari Locatelli in qualche occasione è stato più sotto i riflettori di altri, ma tutto il gruppo ha qualità. Un calciatore che mi ha impressionato in questo Europeo? Più che impressione mi aspettavo di più da De Bruyne, da Mbappé. Ci sono partite che ti danno visibilità e sei il più forte del mondo, e viceversa.
Cosa dovrebbe integrare il Napoli alla rosa per essere competitivi? Gli azzurri credo già siano competitivi. Se fossero arrivati in Champions, parleremmo di altro. In generale, comunque, si parte per arrivare primi e non quarti, altrimenti vinceranno sempre Inter e Juventus.
Insigne? Ha la fortuna di essere una bandiera nel suo paese, conta la volontà del giocatore ma gli interessi delle due parti si sposano”.
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