Napoli-Fiorentina, il telecronista: "Ho avvertito una magia che neanche ai tempi di Spalletti..."

Napoli-Fiorentina, il telecronista: "Ho avvertito una magia che neanche ai tempi di Spalletti..."TuttoNapoli.net
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Oggi alle 19:30Le Interviste
di Pierpaolo Matrone

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Ricky Buscaglia, telecronista di Napoli-Fiorentina per DAZN: “Da Napoli-Fiorentina mi porto la manifestazione popolare del Maradona. Mancavo a Fuorigrotta da un po’, c’è un’area diversa dall’epoca di Spalletti: c’è un’empatia totale con il gruppo di Conte e con lo stesso allenatore. Si è creato un cerchio magico che fa pensare possibile l’impossibile. Il Napoli è cattivo sportivamente, è convinto e sul pezzo. Mai avevo visto una squadra così eloquente nell’ultimo mese. E poi mi ha colpito la chiacchierata che ha avuto Conte con i giornalisti, perché ha iniziato a martellare nuovamente i suoi giocatori: se il 2-1 gli sta stretto, significa che la sua squadra sta bene e che può chiedere qualcosa in più. Sarà una corsa Scudetto da godersi con i popcorn. Atalanta-Inter sarà più decisiva per la Dea che per i meneghini. Solo una vittoria la terrebbe in corsa per lo Scudetto, ma mancano ancora dieci partite e sono tantissime. È di nuovo un campionato corpo a corpo e vedremo ancora qualche sorpasso e controsorpasso di qui fino alla fine. L’Atalanta vista ieri può fare 7-8 vittorie consecutive, Napoli e Inter non potranno più sbagliare nulla d’ora in poi.

Raspadori imprescindibile? Conte ha avuto parole splendide per lui, quando parla di meritocrazia parla proprio di Raspadori. Difficilmente vedremo un Napoli che tornerà al 4-3-3 Neres dal 1’, perché come fai a mettere in panchina questo Raspadori? Conte ha finalmente una varietà di scelta importante e torna ad avere un’arma che può spaccare la partita dalla panchina. Sarà questo poi Neres o Raspadori, andrà capito nelle prossime partite. Raspadori oggi è determinante per il Napoli, ma è un ragazzo troppo intelligente per fare storie in caso di ritorno in panchina. Lukaku? Non è il Lukaku dell’Inter di Conte, non ha più 25-30 gol nelle gambe, ma resta uomo franchigia del Napoli. Ha generato 18 reti tra gol e assist, non ha un sostituto all’altezza in squadra. I suoi 10 gol hanno prodotto 10 vittorie e l’impronta è innegabile che la lasci”.