Malfitano: “Altro che beatificazione, in questo momento tutte le colpe sono di Conte”
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Intervenuto ai microfoni di 1 Football Social Club su 1 Station Radio, il giornalista Mimmo Malfitano ha parlato del delicato momento in casa Napoli: “Il Napoli non impara mai dal passato. A Napoli hanno provato tanti bravi allenatori a programmare qualcosa. Il primo è stato Benitez a portare una mentalità europea e lui fu il primo a parlare di mancanza di centro sportivo, di un buon settore giovanile ma questi discorsi e queste intenzioni sono rimaste da anni accantonate.
Dall’altro lato il popolo napoletano soffre da sempre di grandi entusiasmi e beatificazioni alternate a grandi depressioni. Oggi è iniziato a Napoli il processo di beatificazione di Antonio Conte per cui ora qualsiasi cosa possa accadere nel Napoli non è attribuibile all’allenatore leccese. Secondo me è assolutamente l’inverso. In questo momento sia sul piano pratico che sul piano tecnico tattico la colpa è ascrivibile solo all’allenatore con delle scelte cervellotiche fatte nelle ultime quattro giornate come cambiare il modulo, fare sostituzioni pericolose tipo anche quella di Anguissa a Como. Il tutto per far rendere al meglio un solo giocatore che è Raspadori che poi tra Como e Lazio ha fatto solo due tiri in porta.
Anche dal punto di vista comunicativo a mio avviso sbaglia. La sua comunicazione è molto furba ed anche contorta. Dopo il pareggio contro l’Udinese parla in conferenza stampa della mancanza di un centro sportivo, di un settore giovanile. Tutti argomenti non inerenti alla partita che distolgono l’attenzione e le risposte che dovrebbe dare sul perché di un pareggio interno contro l’Udinese che doveva portare 3 punti.
Analogamente alla vigilia di Como Napoli, alla domanda legittima di un collega sul suo futuro, lui è evasivo mentre, se fosse stato in buona fede, poteva e doveva essere più tassativo poichè ha un contratto di ben tre anni in essere con la SSC Napoli”.
Sulle possibili scelte di Conte a centrocampo visto l’infortunio di Anguissa, il giornalista prosegue: “Vorrei che Conte giocasse con il 4 3 3 ed inserirei Billing il luogo di Anguissa e non con il 3 5 2 che ottimizza solo il ruolo di Raspadori ma mette troppi giocatori fuori ruoli e punterei su Ngonge come ala. A Verona quando fu preso il belga stava facendo grandi cose. Lui è un calciatore che ha bisogno di continuità per esprimersi e non è uno capace di fare la differenza quando subentra.
Conte in questo momento, a mio avviso sta vivendo un momento di estrema confusione, me ne accorgo dalle scelte che fa, dagli atteggiamenti che ha e mi auguro che con la partita di sabato possa finalmente ritrovare serenità ed infonderla alla squadra per la volata finale”.
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