L'editoriale di Chiariello: "Ci stanno rubando il calcio e non ce ne stiamo accorgendo"

L'editoriale di Chiariello: "Ci stanno rubando il calcio e non ce ne stiamo accorgendo"
Ieri alle 21:30Le Interviste
di Antonio Noto
"Non solo ci hanno rubato le ore di calcio, ci hanno rubato le giornate di calcio".

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto col suo consueto editoriale: “Settimana dedicata ahi noi alle nazionali, ne approfitto per parlare di una cosa di una gravità estrema. Ci stanno rubando il calcio e non ce ne stiamo accorgendo. Quattro temi tutti collegati tra loro.

Le partite sono dimezzate, ci hanno rubato finora 50 ore di calcio. Se c’è una cosa buona in queste maledette pause per le nazionali è che i giornali fanno inchieste per riempire le pagine. Con il mantenimento dei 90’ più recupero, in Serie A in media si ha il 59.5% di gioco effettivo, alcune partite hanno visto solo 45’ di gioco vero. Napoli e Juve si segnalano tra le squadre più attive, ma il fatto che si gioca così poco provoca disparità di comportamento tra le squadre. Non è giusto che una squadra gioca 10’ in più di un’altra, ma il calcio non vuole introdurre novità. Nella pallavolo hanno abolito il cambio palla e introdotto il libero, nel basket hanno introdotto il tiro da tre punti, hanno cambiato il minutaggio da due tempi a quattro. Se andiamo a guardare tanti sport, perfino Wimbledon si è piegata al tetto coperto e all’occhio di falco, il calcio no. Se vuole evolversi deve andare verso il tempo effettivo e il Var a chiamata. L’IFab vuole fare la sperimentazione del tempo effettivo in Serie C. Se si pensa che poi la partita duri troppo, attualmente dura col recupero 100’-105’, con il tempo effettivo durerebbe circa lo stesso evitando però interruzioni ed ostruzionismo.

Non solo ci hanno rubato le ore di calcio, ci hanno rubato le giornate di calcio. Pausa a settembre, ottobre e novembre, salvo poi al momento clou del campionato, Milan-Napoli, si gioca di martedì sera. Non ha nessun senso, come Napoli-Como di venerdì con i negozi aperti, è follia! Chi organizza la Nations League fa l’impresario, è una manifestazione che rovina i campionati. Spezza l’interesse e falsa i campionati. Ogni volta 12-13 azzurri partono per le nazionali e il Napoli accende un cero alla Madonna perché non si sa se tornano sani. Come glielo vai a dire ad uno che ha indennizzato se perdi un giocatore per vari mesi? Se ti capita in campionato fa parte della sorte, ma questo obolo ai campionati è così indispensabile? Queste pause per le nazionali sono indecenti!

Ma non basta, perché ci sono partite che si devono giocare e si giocano per forza. Italia-Israele non va giocata! Israele va bandita da tutte le competizioni, come è stato fatto per la Russia. Putin è un criminale di guerra ma Netanyahu non è diverso. Italia-Israele non era da farsi, mi auguro che il pubblico italiano boicotti questa partita. Dobbiamo giocare perché ce lo impongono e nessuno ne parla, forse perché in Italia Israele non si può toccare perché siamo provincia dell’Impero.

E’ un calcio sporco non solo dentro ma anche fuori, per tutto quello a cui stiamo assistendo: le inchieste milanesi, dopo quelle torinesi. Oggi si vuole dire che a Napoli c’è un disegno criminoso perché hanno messo sotto mira i calciatori, queste parole lo dicono qualche maestro del pensiero come Saviano. Eh no, il prefetto ha detto che non c’è niente di tutto ciò, è solo la solita microcriminalità che oggi si è organizzata spontaneamente per bande. Ma non c’è alcun disegno criminoso, perché gente come De Laurentiis e Lotito è da anni che si è impermeabilizzata alle richieste.  Gli ultras del Napoli non fanno pressioni sulla società del Napoli, ci hanno rinunciato da 20 anni, da quando è arrivato questo presidente. Quello che sta accadendo a Milano non può passare sotto silenzio, ormai il ‘così fan tutti’ e il buonismo sta diventati da Craxi in poi il modus pensandi del popolo italiano.  L’Inter dice: ‘Ma che dovevamo fare?’, eh no! Ci sono gli articoli 4,25 e 27 del codice di Giustizia Sportiva che vanno rispettati. Capisco tutte le paure del mondo, qui si parla di delinquenti e di gente che spara. Ci sono i morti a Milano, Torino e Roma, ma lo Stato in questi anni che faceva, pensava davvero che era giusta avere la nuova arena della zona franca del calcio o dormiva? Perché questi nomi erano noti a tutti, perché solo ora? Chiediamocelo”.