Kvaratskhelia: “La mia casa é l’Italia! Napoli vive di calcio, qui tutti mi trattano bene”

Kvaratskhelia: “La mia casa é l’Italia! Napoli vive di calcio, qui tutti mi trattano bene”TuttoNapoli.net
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giovedì 7 novembre 2024, 21:30Le Interviste
di Francesco Carbone

La Serie A ha proiettato oggi il docufilm Champions of Made in Italy, nel quale diversi calciatori che militano nel nostro campionato hanno parlato del loro ambientamento nelle città in cui abitano. Di seguito alcune delle frasi più importanti di Dusan Vlahovic della Juventus, Rafael Leao del Milan, Marcus Thuram dell'Inter, Paulo Dybala della Roma e Khvicha Kvaratskhelia del Napoli:

Khvicha Kvaratskhelia: "Il calcio è la mia vita: é semplice da dire. Sento sempre la mancanza di casa, ma ora sento che la mia casa é l’Italia. Napoli vive di calcio, è felice con il calcio, non la si trova questa cosa in altri posti. Qui mi vogliono bene e mi trattano bene”.

Dusan Vlahovic: "Il trasferimento a Torino è stato il più importante per me. Dal primo giorno in cui sono trovato a Torino mi sono sentito a casa".

Rafael Leao: "Penso che l’Italia sia il posto perfetto per me. Milano é una bella città, grazie al clima e al cibo, si può fare shopping. Mi sento a casa. È bello perché qui puoi migliorare molto, imparare molto restando nella zona di comfort. Personalmente cambiare paese mi ha aiutato a pensare in modo diverso, perché ora sono un uomo e non più un ragazzo. Alla settimana della moda vengono tutti, è ciò là rende tra le città migliori del mondo. Penso che io e l’Italia siamo una coppia perfetta".

Marcus Thuram: "Milano è una città speciale, a cui sono molto legato. Il calcio per me è un sogno, ha fatto parte della mia vita sin da piccolo grazie a mio padre. Sono cresciuto in Italia con le abitudini italiane e la cultura italiana. A Milano puoi vedere il mondo, entrare in contatto con tante culture”.

Paulo Dybala: "Mi ha sempre attirato ciò che ha a che fare con l’impero romano. Forse in un’altra vita ero già qui. Roma è magica. Quando ero piccolo, in Argentina, vedevo Roma nei film e la vedevo enorme. Per me era un sogno essere qui".