Krol sugli infortuni: "Problema non dovuto necessariamente ai campi, ci sono altri fattori"

Krol sugli infortuni: "Problema non dovuto necessariamente ai campi, ci sono altri fattori"
Oggi alle 09:30Le Interviste
di Arturo Minervini

Ruud Krol - ospite de ‘Il Bello del Calcio’, programma in onda su 11 Televomero - ha parlato della partita vinta dal Napoli contro il Torino e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri.

"È il Napoli di Conte, ma non solo. Ci sono anche i calciatori che fanno la loro parte, poi è chiaro che c'è chi ha più classe di altri. È sempre la squadra che vince, mai uno solo. Cosa ho pensato quando è arrivato lui sulla panchina? A me piaceva tanto Spalletti e il lavoro che faceva in allenamento, quando poi è stato vinto il campionato sono stati cambiati tre tecnici. La colpa però non era solo di chi non metteva bene la squadra in campo, ma anche dei calciatori che hanno pensato che sarebbe stato facile ripetersi. La verità però è che in Serie A non esistono impegni semplici, bisogna sempre essere al massimo livello per raggiungere i risultati.

Billing? Conte conosce il livello del campionato inglese, per questo ha dato l'ok al suo arrivo. Anche nel primo anno di Spalletti il Napoli era in lotta per lo Scudetto, ma non arrivò nessuno nel mercato invernale. È stato giusto prendere qualcuno. Lukaku? Anche se non gioca sempre ad alto livello, ma lui fa sempre un grande lavoro per i compagni. McTominay? Lo definisco il nostro Braveheart, lui ha la capacità di farsi trovare sempre al momento giusto. Sia con il Napoli che nella sua nazionale.

Questione infortuni? Può essere un problema non dovuto necessariamente ai campi, ma anche ad altri tipi di fattori come le scarpe, la corsa, ecc.

Cosa farà la differenza nel rush finale tra Napoli e Inter? Calendario, condizione fisica e mentale. Fino a una settimana fa i nerazzurri erano convinti di poter vincere tutto, dopo Bologna hanno avuto paura di perdere e hanno perso ancora. A Barcellona però possono ancora fare risultato, anche se è un impegno difficile. Per ampi tratti dell'anno l'Inter ha giocato molto bene, ma ora la squadra è stanca mentalmente. Va aggiunto poi che ha giocato molte più partite quest'anno rispetto al Napoli.

Rafa Marin in campo a Lecce? Il fatto che ieri sia entrato in modo più sicuro è normale, in passato non aveva mai giocato. Quando poi giochi per una squadra che lotta per vincere il campionato, la responsabilità è tanta e questo aspetto va considerato. Se un attaccante sbaglia un gol, poi va in rete al 90' è un eroe. Se un difensore subentra e poi commette un errore, è considerato di basso livello".