Il doppio ex Viviani: "Udinese squadra fisica e serena, sarà difficile per il Napoli"

Il doppio ex Viviani: "Udinese squadra fisica e serena, sarà difficile per il Napoli"TuttoNapoli.net
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
Ieri alle 22:50Le Interviste
di Antonio Noto

A '1 Football Club' su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, allenatore dell’Hatta Club, ex Udinese e Napoli.

A Napoli sembra esserci un’atmosfera cupa, nonostante la squadra sia al secondo posto in classifica dopo 15 giornate. Non crede che si dovrebbe essere più ottimisti? "Sì, è vero. Questa è una stagione di ricostruzione e credo che i segnali di solidità e concretezza, tipici delle squadre di Conte, siano già visibili. Serve un po’ di pazienza. Le aspettative così elevate sul Napoli derivano dal fatto che Antonio Conte sia l’allenatore. Conte ha sempre fatto bene, e a Napoli si aspettano grandi risultati. Inoltre, è ancora fresco il ricordo dello scudetto di due stagioni fa. Tuttavia, l'anno scorso è stata una stagione travagliata, con tanti cambiamenti. Ora il mister sta lavorando per risolvere i problemi e costruire una squadra solida."  

Perché, secondo lei, il Napoli fatica così tanto in attacco? È colpa dei singoli o della manovra? "Non credo sia colpa di un singolo fattore. Come per la difesa, tutti devono partecipare. Probabilmente, all’inizio della stagione, si è lavorato molto sulla solidità e compattezza, sacrificando un po’ la fase offensiva. Serve tempo per evolversi. L’anno scorso il Napoli aveva problemi evidenti in difesa; quest’anno, invece, la priorità è stata eliminare quelle lacune e costruire su una base solida. Non dico che non dobbiamo aspettarci un gioco spumeggiante da Conte, perché privilegiare la fase difensiva rispetto a quella offensiva, ma, semplicemente, fa un calcio diverso, più aggressivo e fisico, incentrato sulla riconquista della palla. Non è il tipo di possesso palla elaborato che, ad esempio, caratterizzava le squadre di Spalletti. Credo che il Napoli stia ancora trovando un equilibrio tra queste due filosofie e, dopo la pessima passata stagione, ha fatto benissimo a cercare in primis stabilità difensiva”.

Cosa pensa dell’approccio di Kvara a questa stagione? "Penso che Conte sia stato chiaro fin dall’inizio, soprattutto con i giocatori che volevano cambiare aria. Ha stabilito nuovi punti di riferimento ed il georgiano è uno di questi. Ricordiamo, però, che il campionato italiano è complesso: inizialmente, puoi sorprendere, ma poi gli avversari ti studiano e si adattano. Kvaratskhelia sta attraversando un momento simile a quello di Lavezzi che, dopo un primo anno sorprendente, ha avuto momenti di difficoltà una volta che gli avversari gli hanno preso le misure. Kvara, però, ha le doti per tornare ad essere incisivo, anche perché su di lui sta incidendo la stanchezza accumulata nell’Europeo."  

Ha allenato anche l’Udinese, che sabato affronterà il Napoli. Crede che questa possa essere la partita giusta per rilanciare gli azzurri? "Non parlerei di rilancio, visto che il Napoli è già secondo in classifica. Deve semplicemente continuare a lavorare con continuità. L’Udinese è una squadra fisica e serena, reduce da una vittoria convincente contro il Monza. Sarà una partita difficile, ma il Napoli ha le qualità per proseguire il proprio percorso."  

Dove nascono i problemi del Milan? Da fuori sembra ci sia un disallineamento tra il progetto tattico di Fonseca ed alcuni giocatori, ma credo che stiano cercando di ritrovare l’identità che avevano con Pioli. Tanti nuovi giocatori e un nuovo allenatore richiedono tempo. Il Milan deve trovare costanza di rendimento e punti di riferimento stabili, come ha fatto il Napoli. Non è semplice, soprattutto con le pressioni che ci sono in un grande club. Quindi, do fiducia al progetto Fonseca. È normale avere difficoltà iniziali, ma ci sono giocatori che devono tornare a rendere come ci si aspetta. Le valutazioni vanno fatte con calma, per capire se continuare su questa strada o fare dei cambiamenti."