Ex ds Fiorentina: "Può metterli in difficoltà, ma il Napoli ha valori superiori"

Ex ds Fiorentina: "Può metterli in difficoltà, ma il Napoli ha valori superiori"TuttoNapoli.net
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Ieri alle 22:10Le Interviste
di Antonio Noto

A "1 Football Club" su 1 Station Radio, è intervenuto Fabrizio Lucchesi, direttore sportivo ex, fra le tante, di Roma e Fiorentina. 

Giusto e doveroso esprimere il nostro più sincero cordoglio alla famiglia di Bruno Pizzul. “È stato una voce indimenticabile che ci ha accompagnato nel mondo del calcio. Ho avuto anche la fortuna di conoscerlo: un grande uomo, prima ancora che un grande giornalista. Ha legato la sua voce ad alcune delle pagine più belle della storia del calcio italiano. Abbiamo perso un uomo che ci ha fatto vivere le emozioni della Nazionale con pathos, empatia e professionalità. Purtroppo adesso non c’è più. Speriamo che il suo ricordo possa essere di ispirazione per i ragazzi che la prossima settimana saranno chiamati agli ordini di Luciano Spalletti per gettare il cuore oltre l’ostacolo. Era un uomo di grande spessore, con una voce unica che resterà nella memoria collettiva. È stato un simbolo di un’epoca."  

La sua carriera è stata ricca di soddisfazioni, anche alla Roma, una squadra che nell’anno solare è prima in classifica. Ciò dimostra che, più che soluzioni particolari, a volte è la semplicità portata da uomini come Ranieri a fare la differenza? "Esperienza e conoscenza del calcio fanno tanto. Se poi si riesce a metterle al servizio della squadra, i risultati arrivano. Credo che il merito di questa striscia così positiva, forse anche al di sopra delle aspettative, sia proprio di Ranieri. Ha preso la squadra e le ha dato una nuova identità, tirando fuori il massimo dai giocatori."   

Allo stesso modo, possiamo dire che il merito in casa Napoli sia invece di mister Conte? "L’allenatore è sempre un valore aggiunto. In alcuni casi riesce a incidere positivamente, in altri può contribuire agli insuccessi. Nel caso del Napoli, complimenti anche al club per averlo scelto. La scelta di un tecnico è sempre difficile, perché coinvolge tante variabili, ma deve essere in sintonia con la progettualità del club. Conte è stato bravo, ha preso una squadra in difficoltà e l’ha rilanciata, facendo segnare un +14 in classifica rispetto alla passata stagione. Oggi il Napoli è una realtà consolidata e se la gioca con tutti. Poi, se arriverà fino in fondo, dipenderà anche da altri fattori."  

Quando si cede il più grande talento del campionato a metà stagione, può esserci una ripercussione psicologica nello spogliatoio? "È un’operazione che ha avuto una sua logica. L’offerta era molto alta e il Napoli ha fatto una scelta economica e strategica. È chiaro che perdere un giocatore così forte a gennaio non è mai semplice, ma il mercato di riparazione non offre molte soluzioni immediate. Tuttavia, la squadra è rimasta solida e competitiva, e l’allenatore sta lavorando per far rendere al meglio chi è rimasto. Mi sembra che i giocatori abbiano compreso la situazione e non ci siano state ripercussioni particolari. Tant’è vero che il Napoli è ancora lì, a un solo punto dall’Inter.” 

Sebbene la prestazione contro l’Inter sia stata straordinaria, c’è bisogno di continuità contro la Fiorentina, giusto?  "Purtroppo ogni partita ha la stessa importanza. Devi cercare di fare più punti possibile, sempre. Ho visto la partita contro l’Inter ed è stata spettacolare, mi sono divertito tantissimo. Il Napoli ha giocato benissimo, ma se poi non concretizzi tutto questo lavoro vincendo anche le partite successive, il rischio è che certi risultati vengano vanificati. Contro la Fiorentina sarà una sfida difficile, ma il Napoli ha i mezzi per vincerla. La Fiorentina, però, è una squadra ostica, è una squadra che può metterti in difficoltà se la trovi nella giornata giusta. Però il Napoli ha valori superiori e, se gioca con la stessa intensità e determinazione viste contro l’Inter, può portare a casa i tre punti."