D'Alessandro: "Kvara? Il club l'aveva già capito, per lui Napoli solo un trampolino..."

D'Alessandro: "Kvara? Il club l'aveva già capito, per lui Napoli solo un trampolino..."
Ieri alle 20:50Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net

Massimo D'Alessandro, giornalista di Radio Crc, presente in studio durante la puntata de 'Il Bello del Calcio' su Televomero, ha parlato delle ultime vicende legate al mercato del Napoli e della partita vinta dagli azzurri contro il Verona:

"Napoli-Verona? È stata una gara particolare, giocata in un'atmosfera altrettanto particolare vista la dedica al piccolo Daniele prima, durante e dopo il triplice fischio. Un abbraccio ai familiari del bambino ma anche a tutto il Napoli, che ieri ha fatto una cosa straordinaria giocando al massimo. La squadra somiglia sempre più al suo allenatore, senza fretta ma con la grinta giusta riesce a dominare anche dal punto di vista fisico. Si vedono i frutti del lavoro svolto in estate, è un Napoli dominante. Un dato altrettanto impressionante riguarda le reti subite: solo 12 in ben 20 partite di campionato, di cui 6 subiti tra Verona e Atalanta. Questo significa che gli altri sono stati incassati in 18 gare, uno ogni tre pur cambiando gli interpreti: da 4 gare manca Buongiorno e ieri non c'era Olivera, è tutta la fase difensiva a essere straordinaria.

Questione Kvara? Per quanto riguarda il mancato rinnovo del georgiano, evidentemente la società aveva già capito che il ragazzo e il suo entourage consideravano Napoli come un trampolino di lancio. L'anomalia vera è che vada via per 75 milioni, nel mercato di gennaio e con la squadra prima in classifica, il miglior calciatore in assoluto della della rosa azzurra e l'elemento che calcia di più verso la porta avversaria. Spero che il Napoli sul mercato vada a prendere un giocatore funzionale per Conte. Non serve necessariamente un crack anche perché a gennaio, escludendo la vicenda Kvara-PSG, difficilmente si fanno operazioni clamorose. Il calciatore lascerà in eredità soldi che potranno essere reinvestiti e sappiamo bene che il Napoli ha costruito le sue fortune sui proventi delle clausole rescissorie. Calciatori simbolo come Insigne, Mertens e Zielinski non hanno lasciato soldi nelle casse azzurre".