Criscitiello sulla crisi Milan: "Ibra vuol fare dirigente ma non vuole rinunciare ai suoi introiti da ex calciatore"

Criscitiello sulla crisi Milan: "Ibra vuol fare dirigente ma non vuole rinunciare ai suoi introiti da ex calciatore"TuttoNapoli.net
lunedì 9 settembre 2024, 10:00Le Interviste
di Arturo Minervini
Purtroppo Ibra si è calato nella parte ma o crea un secondo Zlatan oppure i problemi si continueranno a ripetere.

Nel suo editoriale per Sportitalia, il giornalista Michele Criscitiello ha analizzato così i problemi di casa Milan: "Nel frattempo sono giorni che parliamo dell’assenza di Ibra a Milano e Milanello. Ci sono gli innocentisti e i colpevolisti. Alla fine Zlatan non ha né torto né ragione. Lui, con la società, è stato chiaro dall’inizio. Ho le mie cose e non le cancello per fare il dirigente del Milan. Non è un dirigente qualsiasi ma è un investitore e il vero problema è che Ibra ha smesso troppo tardi di giocare a calcio e ha iniziato troppo presto a fare il Direttore. Ovviamente adesso si trascina viaggi e sponsorizzazioni da fresco ex calciatore ma questo business non combacia con la figura di un Direttore di una Big come il Milan. Fare questo mestiere non è una passeggiata. Puoi fare 7-10 giorni di vacanza all’anno. Devi seguire la squadra in casa e trasferta. Non puoi saltare due allenamenti di fila.

Purtroppo Ibra si è calato nella parte ma o crea un secondo Zlatan oppure i problemi si continueranno a ripetere. Certamente è stato sfortunato perché dalla sua partenza è successo di tutto. Sconfitte, mal di pancia e conferenze di presentazione. Ibra vuole diventare Dirigente ma non ha tanta voglia di fare gavetta e rinunciare ai suoi introiti. Chiamalo fesso. Il vero problema è il Milan. Una società così deve venire prima di tutto. Furlani ci mette la faccia e lo apprezziamo ma la linea di difesa, in conferenza, doveva essere ben diversa. I casi Theo e Leao andavano gestiti in maniera diversa e se prendi Fonseca devi tutelarlo maggiormente anche in pubblico. Il Milan ha 3 strade senza via di uscita: Venezia, Liverpool e Inter. O riparte alla grande o sarà dichiarato ufficialmente lo stato di emergenza".