Conte affranto in conferenza: “Il mio cuore sanguina, spero anche quello dei calciatori”
Nel corso della conferenza stampa dopo il ko all'esordio in campionato contro il Verona, il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha cercato di dare una spiegazione alla deludente prestazione: "Bisogna fare attenzione a quello che dico, perchè quando parlo io mi prendo le mie responsabilità e non parlo per nascondermi o declinare le responsabilità. Non l'ho mai fatto in vita mia. Chi dice questo, non mi conosce personalmente.
Ho parlato di grande difficoltà, se non fate attenzione e non misurate le parole che dico o pensate che le dico per altri fini, non sono quel tipo di allenatore. Io sono uno che quando parla si prende le responsabilità, stasera me le prendo. Mi prendo la responsabilità e la sconfitta, c'è da vergognarsi, mi devo vergognare io che sono l'allenatore. C'è da chiedere scusa, però è inutile ripetere quello che ho detto ieri perchè altrimenti significa che non mi date rispetto perché non ascoltate quello che dico. Allora oggi mi concentro sul fatto di dire che mi assumo le responsabilità e mi vergogno per quanto successo, perché pochissime volte in carriera sia da calciatore che da allenatore mi è successo questo tipo di situazione. Sono l'allenatore, ho accettato con entusiasmo e voglia di venire ad allenare questa piazza, che ripeto è una piazza che merita rispetto e tutto per l'entusiasmo che ci danno e la passione ci mettono. Aver fatto questa prestazione mi rende molto molto triste. Chi mi conosce sa che oggi il mio cuore sanguina, ma mi auguro anche che qualche sanguinamento ce lo abbia anche qualcun altro a livello di calciatori. Perchè significa che allora saremmo sulla buona strada, perché se la sconfitta di oggi viene catalogata e da domani si ride e si scherza come prima, significa che non sto trasferendo i concetti giusti o c'è un malato così grave che ha bisogno di tanto tempo".
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