Chiariello: "Niente barricate a Roma, ma ripeto e lo ribadisco: firmerei per il pareggio"
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Su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno. Di seguito le parole di Umberto Chiariello: "Nei giorni scorsi ho dichiarato che a Roma con la Lazio avrei firmato per un pareggio e non me ne pento. Ripeto e lo ribadisco: fermerei per il pareggio! Chiarisco: Il Napoli non deve andare a giocare per il pareggio. Io non sto dicendo che gli uomini di Antonio Conte devono fare le barricate a Roma per giocare per lo 0-0 e non intendo dirlo. Il Napoli, nonostante tutte le defezioni del caso, deve andare a Roma per cercare di vincere la partita. Conte non è mai stato un rinunciatario e uno da 0-0, lui le partite le gioca sempre per vincerle. La sua mentalità non fa sconti, il Napoli scenderà in campo per vincere la partita.
In alcuni momenti della partita il Napoli tende ad avere un baricentro basso ma questo non significa avere atteggiamenti rinunciatari. Il mio non è un ragionamento sul come deve essere giocata la partita. Quella va giocata per vincere e basta, ovviamente con equilibrio e non con uno scriteriato arrembaggio che non è da Conte, semmai da Zeman. Io ragiono in base ai possibili scenari. Il Napoli deve andare a Roma per vincere sapendo che può perdere. La Lazio ci ha già dato 2 dispiaceri in Coppa Italia e in campionato con squadra B e squadra A.
Io non so se Conte farà giocare Raspadori, Simeone, Ngonge oppure Mazzocchi come esterno alto al posto di Neres. Si ipotizza di tutto vista la mancanza improvvisa del fantasista brasiliano. C’è anche la soluzione della coppia d'attacco che prevede un 3-5-2 che può essere composta da Lukaku-Politano o Lukaku-Simeone o più probabilmente Lukaku-Raspadori. Io confido molto in Raspadori che è una fiche importante, preso per sostituire per caratteristiche Mertens ed è costato caro alle casse degli azzurri qualche anno fa. Il giocatore italiano è stato l'unico impattante nelle ultime partite con il gol al Venezia tra quelli impiegati dalla panchina. Non mi importa come pensa di tamponare la falla Conte ma con chiunque scenderà in campo sono sicuro che Conte se la giocherà per vincere. Lui non è un tattico sparagnino. Ranieri a Roma ha giocato per lo 0-0 e il piano gara gli è riuscito. Conte non gioca mai per non perdere, lui gioca per vincere e spesso gli riesce mentre altre volte no. Il Napoli ha vinto 17 partite su 24.
Ed allora perché dico che firmo il pareggio? Io guardo ai trend evolutivi. Il Napoli viene da due pareggi consecutivi e una frenata atletica soprattutto nei secondi tempi con Roma e Udinese. Due secondi tempi preoccupanti dove la famosa tenuta atletica del Napoli si è rivelata problematica. Le risorse interne alla rosa, se precedentemente con Neres, Spinazzola, Juan Jesus avevano dato buone risposte, con l'Udinese hanno mostrato la corda. Nonostante i 5 cambi, nessuno ha inciso, anxi alcuni hanno mostrato limiti di qualità e minutaggio, vedi Mazzocchi o Ngonge. Data la situazione, considerando che i nuovi acquisti Billing e Okafor non sono pronti, considerando il trend evolutivo di leggero calo fisico, quella di domenica è la partita più difficile del campionato, escludendo lo scontro diretto tra Napoli e Inter. Le altre trasferte sono abbordabili. L’ostacolo alto è questo ma se arrivasse il pareggio sarebbe il decimo risultato utile consecutivo. Il mercato non ha portato ma ha tolto. Uscire indenni da Roma sarebbe un ottimo segnale per continuare la corsa al vertice.
Il terzo pareggio consecutivo sarebbe da salutare con soddisfazione. Non credo che l'Inter avrà il red carpet contro la Juventus a Torino. Anche se la Juventus si è provincializzata e ha perso un po’ della sua identità, gli juventini non vogliono regalare lo scudetto ai nerazzurri. Non credo che la Juventus faccia passare l'Inter tanto facilmente, anche se compressa da due fondamentali gare di Champions. La prossima giornata credo che possa essere altamente probabile che sia il Napoli che l’Inter possano uscire indenni ma non vincenti, mantenendo il punto di distanza a favore degli azzurri. Poi ovviamente tutto può accadere, persino che il Napoli vada in fuga a +4.
Se l'Inter ci dovesse sorpassare però, chapeau, ma non è finita. Mai come adesso, considerando la moria della fascia sinistra e le polemiche sul mancato mercato, l’importante è non perdere. È una corsa a tappe, ed è lunga. Ribadisco: mi auguro che l'Inter non vinca a Torino e sono fiducioso che non accada. Ed a noi non interessa il gran premio della montagna, ma la maglia rosa al traguardo, anche se Conte parla di Conference League in maniera paradossale. Vorrei con tutte le mie forze che il Napoli vincesse a Roma ma per un pareggio ci metterei la firma volentieri». In questo momento dobbiamo essere freddi e razionali. E’ lunga, molto lunga….".
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