Chiariello: "Meglio il Napoli: occasioni e zero rischi! Thiago Motta sembrava Gattuso..."
Umberto Chiariello, giornalista, ai microfoni di Canale 21 nel corso di Campania Sport ha commentato lo 0-0 tra Juventus e Napoli con il suo editoriale: "Era il novembre del 2011 quando Antonio Conte aveva finalmente coronato il suo sogno di guidare la Juventus - in cui aveva giocato per 13 anni, di cui era stato il capitano e aveva alzato anche la Champions al cielo - il suo sogno era diventare allenatore della squadra bianconera. Ci riuscì. Lo coronò prendendo una squadra a pezzi: veniva da due settimi posti. Conte veniva da un 4-2-4 come sistema di gioco e si fece comprare ali a gogò, salvo poi buttarle tutte via non riuscendo a trovare la quadratura tattica della squadra. E arrivò a giocare a Napoli contro il Napoli di Mazzarri, che invece una sua identità l’aveva bella che trovata. In conferenza Conte disse: ‘Dobbiamo prendere esempio da un Napoli che è più evoluto di noi tatticamente’, e quel giorno decise di cambiare assetto di gioco. Passò alla difesa a tre: si mise a specchio col Napoli e recuperò una partita che stava perdendo, tre a tre. Da quel pareggio in rimonta - condito da errori arbitrali gravissimi, Tagliavento che non cacciò via dal campo Bonucci per fallo su Inler, secondo giallo - ma al di là degli errori arbitrali o degli aiutini arbitrali, lui da quella rimonta trovò un assetto tattico che lo portò a vincere il campionato. Seppur con la linea mobile di Muntari e tutte le conseguenze e le polemiche conseguenti del caso.
Perché cito questo episodio? Perché oggi repetita iuvant, corsi e ricorsi storici, le cose si sono ripetute. Il Napoli che ha fatto tutto il ritiro con la difesa a tre, col 3+2 in costruzione, con un campionato iniziato una in Coppa Italia e in campionato cinque partite ufficiali con la difesa a tre. Si presenta a Torino e si mette a specchio con la Juventus di Thiago Motta, giocando in fase di possesso palla un 4-2-3-1, con McTominay davanti a Lobotka e Anguissa, libero di incidere con le sue folate coast to coast e il suo tiro mortifero, che per poco non produceva il vantaggio. McTominay tra i migliori, il grande acquisto di questa estate, tra lui e Koopmeiners - due grandi acquisti - nettamente meglio McTominay. Koopmeiners nullo francamente, grigio, non ha trovato neanche bene la posizione in campo perché con Yildiz si alternava sulla fascia. Ha avuto l’unica palla gol della Juventus era sprecata malamente.
In fase di non possesso il Napoli ha difeso col più classico dei 4-4-2 per buona parte della partita, con McTominay insieme a Lukaku sulla prima pressione e con Kvaratskhelia e Politano che si abbassavano sulla linea di Anguissa e di Lobotka, per due linee da quattro molto compatte. Anche perché dietro c’è una roccia che si chiama Alessandro Buongiorno, che fa tutta la differenza del mondo. Il Napoli ha sostituito Meret dopo la mezz’ora, non se ne accorto nessuno perché Caprile non ha dovuto fare neanche una parata. Non chiedetelo al dirimpettaio Di Gregorio invece, che viene dal Monza come veniva Castellini al Torino dal Monza che è una buona scuola di preparazione di portieri evidentemente, che ha dovuto fare due grandi interventi su McTominay e su Politano - che ha avuto anche una terza palla gol molto nitida che ha mandato oltre la trasversale.
Ai punti meglio il Napoli che in difesa o assorbiva gli avversari con questo 4-4-2 oppure addirittura diventava un 4-1-4-1 con Lobotka che si abbassava e McTominay che si assorbiva sulla linea dei centrocampisti. Il Napoli non ha lasciato quasi nulla se non qualche traversone da sinistra o qualche cross da sinistra Yildiz nel primo tempo. Per il resto la Juventus ha vinto la famosa partita del possesso palla. Il tanto decantato Thiago Motta mi è sembrato il peggior Gattuso: ha fatto tiki taka toki tuka tiki taka toki tuca, tutto nella sua metà campo. E se non avesse avuto un gigantesco Bremer… La Juventus è l’unica squadra imbattuta a cinque partite, zero gol subiti, ha una fase difensiva e soprattutto una difesa di altissimo profilo dove questo Bremer giganteggia. Sicuramente il Napoli ha pagato qualcosa perché non ha vinto la gara. Perché davanti purtroppo i suoi campioni Lukaku, che oggi ha mostrato tutto il suo debito fisico nei confronti di un giocatore strabordante come Bremer, e Kvaratkhselia che non si è acceso, non sono stati capaci di incidere nella gara, altrimenti forse parleremo di una vittoria partenopea.
Ci interessa sapere che il Napoli ha mostrato continuità di risultati, esce indenne da Torino con una vittoria ai punti se vogliamo dirla sul piano delle occasioni da gol. Non ha rischiato praticamente niente il Napoli dei 48 gol della groviera difensiva dell’anno scorso non c’è più fortunatamente. È un Napoli che sa difendere, che si sa organizzare e che ha trovato oggi un uomo in mezzo al campo capace di spaccare le squadre altrui con queste accelerazioni, con questa capacità di andar via in corsa e con la capacità di tiro che ha questo Scott McTominay, che può diventare una fiche sul campionato di assoluto rilievo. Quando poi Conte si gira e vede in panchina gente come Neres, che quando è entrato l’ha mandato al manicomio Cambiaso più o meno. E quando si trova gente come Simeone, Raspadori, Folorunsho, Gilmour, che nel finale è entrato al posto di Lobotka e qualcuno non si è neanche accorto della differenza perché si somigliano talmente tanto - Lobotka che ha dominato a centrocamp - beh vuol dire che il Napoli ha operato benissimo sul mercato. Il falso problema di terzino destro rimane falso, perché c’è di Lorenzo, che a Yildiz non gli ha fatto più vedere un pallone nel secondo tempo e c’è Mazzocchi che merita tutta la nostra considerazione e viene criticato oltre misura in maniera secondo me esagerata. Quindi cosa volevamo vedere oggi: continuità, salvezza difensiva, capacità di andare a offendere gli avversari ogni qualvolta ci fosse la possibilità. Tutto questo l'abbiamo visto, quindi io francamente da questo pareggio ne traggo solo ed esclusivamente ottimi auspici".
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