Cesarano: "Non mi sono piaciute le parole di ADL su settore giovanile e Insigne"

Nel corso di 'Radio Goal' su Kiss Kiss Napoli, il giornalista Rino Cesarano ha commentato le parole di Aurelio De Laurentiis di oggi: "Mi sono incuriosito e un po’ arrabbiato in certi punti della conferenza stampa. Non sono rimasto molto entusiasta delle parole sulla partita col Verona, sul settore giovanile, sul profilo basso societario e il rinnovo di Lorenzo Insigne. Mi aspettavo un altro tipo di risposte. Se un padrone della nave non sa cosa succede sul proprio battello e vuole scoprirlo io mi preoccupo. L’intervento prima del Verona è stato tardivo, siccome già si sapeva che l’allenatore sarebbe andato via. Non è vero che il tetto ingaggi incide, perché con i soldi della Champions si può sopportare il costo degli stipendi. Il presidente è stato sincero sulle altre cose, quando ad esempio ha detto che se fosse tornato indietro, visti i problemi del Covid, probabilmente non avrebbe comprato Osimhen. Si è lamentato dell’assenza del pubblico, ma se non tende la mano ai tifosi dopo non si può lamentare.
Settore giovanile? E’ sempre la stessa storia, se non si semina ma si rimanda sempre il problema, così non si risolve e non si raccolgono mai i frutti.
Insigne? Il rinnovo sarà un problema che il presidente trascinerà per tutta l’estate, non può dire ‘sarà quel che sarà’ perché così incide negativamente sul morale del ragazzo impegnato agli Europei. Spero che arrivi qualche offerta per Fabian o Koulibaly per abbassare il monte ingaggi, siccome il presidente ha detto che sono tutti cedibili.
La gestione della rosa di Gattuso? De Laurentiis ha ragione sulla gestione dei giocatori infortunati, ma il problema è stato nei ricambi. Bisogna crescere il tasso tecnico delle riserve, se un allenatore non fa un cambio prima non lo fa perché è incapace ma solo perché non si fida di chi ha in panchina”.
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