AUDIO - Sconcerti: "Tempo effettivo? Serve una regola, pericoloso lasciare tutto alla discrezione dell'arbitro"
A commentare il Mondiale e non solo a Tmw Radio, durante 'Maracanà', è stato il direttore Mario Sconcerti.
Al Mondiale succede di tutto, con le grandi in difficoltà:
"E' un Mondiale che è cominciato piano, con risultati alcuni imprevedibili. Che la Germania potesse perdere non avevo veramente il sentore. Le squadre si sono evolute. E' curioso vedere per quanto continueranno questi sbalzi. Quando perdi la prima sei molto vicino all'esclusione. Devi vincere tutte le altre. E' un Mondiale che sta prendendo alle spalle. Otto giocatori del Giappone che giocano in Germania? Succede un po' a tante Nazionali di giocatori che giocano all'estero in campionato importanti, come il Brasile. Una logica c'è sempre. Nella partita di ieri dell'Argentina c'è stato uno scivolone ma anche una grande gara dell'Arabia Saudita. Le sconfitte di Argentina e Germania sono molto significative. L'Argentina si aspettava una partita difficile ma che giocando a calcio sarebbe andata avanti. Loro gli hanno costruito un enorme chiusura dentro il campo con quella difesa altissima. Hanno contribuito a creare disordine".
Che ne pensa dei recuperi record?
"Si sta andando nella direzione del tempo effettivo. Viene recuperato tutto il tempo non giocato, credo che la FIFA abbia voglia di tempo effettivo come nel basket, altrimenti non ci sono spiegazioni. E' questa la strada, senza una vera norma, lasciando tutto alla discrezione dell'arbitro. Lo considero molto pericoloso, basti pensare a certe cose in un campionato come il nostro. O si dichiara che il tempo deve essere effettivo, o non si può lasciare così la situazione. Se cambiano i risultati in quei minuti sarebbe un problema. Il tempo effettivo non sarebbe uno scandalo, ma serve una regola. Capisco che si vada incontro alle esigenze della modernità, ma il calcio cambia così".
Avere una base solida dà risultati?
"Sì, ma è una regola che ormai non vale più nelle squadre di club. In Arabia Saudita forse, perché ci sono gli stranieri. Ormai i blocchi sono finiti, perché non offrono più alle Nazionali troppi giocatori. Avere più giocatori di una squadra aiuta a trovare un amalgama, ma con gli stranieri come fai?".
Viste queste partite, c'è più rammarico per l'assenza dell'Italia?
"Certo, c'è sempre. Ma anche quello di partecipare non è un miracolo piccolo. Sono convinto che l'Italia passerebbe il turno in ogni girone, magari uscirebbe agli ottavi. Quando l'Italia non va ai Mondiali è sempre un rimpianto".
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