Alvino contro la Giustizia Sportiva: "Perché insulti razzisti a Napoli valgono meno di un 'Juve me*da'?"

Alvino contro la Giustizia Sportiva: "Perché insulti razzisti a Napoli valgono meno di un 'Juve me*da'?"
Ieri alle 18:30Le Interviste
di Pierpaolo Matrone

Carlo Alvino, giornalista, ha parlato nel corso di 'Terzo Tempo Calcio Napoli', trasmissione in onda su Televomero: “La coreografia che ha fatto discutere, quella dello stadio di Firenze dedicata alla Juve, mi dà l’occasione di stigmatizzare la Giustizia Sportiva che è ingiustizia sportiva, lanciare dei cori ed esporre striscioni che ricorda il colera valgono meno per la Giustizia di una coreografia dove il termine Juventus mi balza solo agli occhi. 10 mila euro puoi inneggiare l’eruzione del Vesuvio, 50 mila euro per quella coreografia. La giustizia mi sembra una bancarella del torrone.

La media delle prime venti giornate è da Scudetto, Conte diceva di star mettendo fieno in cascina. Forse lo abbiamo sottovalutato con quella frase, evidentemente lui molto più di noi conosceva la situazione e sotto sotto temeva un calo che poi si è verificato. Il perché non è da imputare non solo a una sola causa. Io credo che Conte lavorerà in questa sosta per tornare a correre meglio e anche di più, per avere una tenuta mentale diversa. Il Napoli inizialmente era anche libero mentalmente, forse si è trovato a subire una pressione per essersi trovato a lottare per lo Scudetto. Poi c’è stato il mercato. Il Napoli deve tornare a fare quello che sa fare".