Agostinelli: "Stipendio lordo da 20 mln per Conte e lo staff, normale ci siano aspettative"
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Agostinelli, allenatore del Valona ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Lazio.
La Coppa Italia è più importante per la Lazio o per il Napoli?
“La Coppa Italia è importante per tutti, ma condivido ciò che dice Antonio Conte: per un allenatore è fondamentale vedere in campo le riserve in partite ufficiali, specialmente per una squadra come il Napoli, che quest'anno non ha competizioni europee. È l'unico modo per valutare davvero la rosa e prepararsi per il campionato, che rimane l’obiettivo principale”.
Quindi pensa che la Coppa Italia possa essere un obiettivo secondario ma importante per il Napoli, considerando l'assenza di altri impegni internazionali?
“Sì, ma non la definirei una "seconda scelta". Anche con le riserve, il Napoli ha una rosa di qualità in grado di ottenere risultati importanti. Sono d'accordo con Conte: queste partite servono a capire chi può essere utile nel lungo periodo”.
Antonio Conte ha detto che le vittorie si costruiscono e che, in Italia e soprattutto a Napoli, sembra che la vittoria sia vista come qualcosa di semplice, come bere un bicchiere d'acqua. È d'accordo con questa analisi?
“Assolutamente sì. Napoli è una città passionale, con un pubblico unico, ma a volte questa passione porta a squilibri nelle aspettative. Dopo il trionfo di due anni fa, la gente si aspetta sempre la vittoria, ma vincere non è mai facile. La scelta di un allenatore come Conte, con la sua personalità, è stata perfetta per gestire questa situazione. Vero è che 150 milioni spesi sul mercato e uno stipendio lordo di 20 milioni per Conte e il suo staff, è inevitabile che le aspettative siano molto alte, ma i risultati stanno già dando ragione agli investimenti. Lo scorso anno il Napoli è arrivato decimo con pochi punti; ora è primo in classifica. L’asticella si è alzata, e con essa anche i risultati”.
Conte ha anche dichiarato di aspettarsi risposte dai calciatori meno impiegati. Secondo lei, chi non giocherà neanche domani, dopo aver già avuto poco spazio in campionato, ha già deluso il mister?
“Potrebbe essere così. In alcuni casi, l'allenatore ha già preso delle decisioni in ottica mercato. Se un giocatore non viene impiegato nemmeno in Coppa Italia, potrebbe non rientrare più nei piani tecnici”.
Passiamo alla Lazio. Baroni sta andando oltre ogni aspettativa, non trova?
“Sì, la Lazio è una delle sorprese del campionato. Nonostante la sconfitta contro il Parma, in cui ha dominato, la squadra ha mostrato grande gioco e compattezza. Baroni ha fatto un lavoro straordinario, ringiovanendo la rosa e rendendola veloce e brillante”.
Nonostante il cambio di allenatore, la Lazio sembra aver mantenuto la sua anima giochista, ma il Napoli dà il meglio di sé proprio contro queste squadre…
“Sì, ma non vorrei che passasse l’idea che Conte sia solo un allenatore difensivista. È equilibrato e sa vincere sia con il bel gioco che con partite più "sporche". Il suo lavoro è encomiabile: passare dal decimo posto al primo non è un caso”.
Per lo scudetto, oltre al Napoli, chi vede come principali contendenti?
“Sicuramente Atalanta ed Inter, il Napoli l’ho già citato. L’Atalanta, in particolare, ha acquisito una nuova consapevolezza: sa vincere anche soffrendo. È una seria candidata al titolo."
Come sta andando la sua esperienza in Albania?
“Bene, siamo secondi in classifica, ad un passo dalla prima. Anche se abbiamo perso la prima partita dopo agosto, giocando forse la nostra migliore gara, sono molto soddisfatto”
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