FOCUS - Turn-over sì, ma con tante certezze: Ancelotti ha scelto la spina dorsale e i suoi "titolari mobili"

FOCUS - Turn-over sì, ma con tante certezze: Ancelotti ha scelto la spina dorsale e i suoi "titolari mobili"TuttoNapoli.net
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 1 novembre 2018, 09:00Zoom
di Dario De Martino

(di Dario De Martino)Va bene il turn-over, ma c'è bisogno anche di certezze. E Carlo Ancelotti ne ha, eccome se ne ha. Gli uomini su cui puntare, che possono garantirgli il successo, li ha scelti eccome. Li amministra, certo. Non li spompa e garantisce anche agli altri lo spazio necessario per restare sulla corda ed essere pronti quando il loro contributo è utile alla causa. Ma ciò non significa, come ancora qualcuno sostiene, che ci sia confusione. Le scelte sono state fatte, lo dicono i numeri. 

LE CERTEZZE. In ogni squadra c'è una spina dorsale, un asse portante attorno a cui gira la squadra. Anche nel Napoli c'è questa linea verticale che dalla difesa arriva all'attacco: Koulibaly-Allan-Insigne. C'è un solo giocatore che ha giocato tutti i minuti dall'inizio della stagione: Kalidou Koubaly. E' lui l'inamovibile della difesa. Raul Albiol rappresenta comunque un leader, ma ogni tanto ha bisogno di staccare. E' terzo per minutaggio in campo (990'), ma ha saltato due partite. A centrocampo l'uomo indispensabile è Allan. Anche lui le ha giocate tutte, saltando solo una manciata di minuti (1.025 in campo contro il 1.170 di Koulibaly, quindi quelli totali della squadra). Con otto gol e un assist, nell'asse verticale del Napoli non può che esserci Lorenzo Insigne come uomo offensivo. Ancelotti gli ha dato fiato per una partita, ma è partito titolare in 11 gare su 13, lasciando a Mertens e Milik la lotta per l'altro posto. Con i suoi 903 minuti è quarto tra gli azzurri, tanta roba per un attaccante, più soggetto alle sostituzioni. 

I TITOLARI "MOBILI". Ma Allan e Koulibaly non sono gli unici ad aver giocato tutte le partite. In lista ci sono anche altri due titolari , che insieme ad altri potremmo definire "mobili" (in antitesi al concetto di titolare inamovibile). Uomini su cui il tecnico punta tantissimo: Dries Mertens e Piotr Zielinski. Non sono partiti sempre dall'inizio e hanno un minutaggio più basso dei primissimi della lista (821' il polacco, 664' il belga), ma sono scesi in campo in ogni partita. Zielinski più volte da titolare (9), ma anche quando non è stato scelto negli undici è comunque entrato in campo. Per Mertens 6 presenze dal primo minuti, anche lui sempre subentrato nelle altre 7 partite. E con che risultati: 5 gol e 2 assist per Dries, 2 reti per Piotr. Sugli esterni Ancelotti cambia molto, anche perchè c'è da correre  e spendere tantissimo. Ma come tutti gli allenatori precedenti, Carletto si è accorto di avere un uomo che non conosce fatica: Josè Maria Callejon. Ha giocato 9 partite su 11, ma una delle due gare in cui non ha giocato è la sconfitta per 3-0 a Genova con la Sampdoria. La gara che ha sancito, dalla sfida successiva, il passaggio al 4-4-2. Da lì in poi lo spagnolo si è ritrovato pedina necessaria per Carletto, unico esterno naturale nel modulo più tradizionale del calcio, l'uomo che permette ad Ancelotti di schierare Maksimovic terzino destro con compiti da difensore centrale aggiunto, tanto a percorrere la fascia ci pensa Josè. Le stesse presenze di Callejon e Albiol le ha accumulate Milik: 11, distribuite il 711 minuti, minutaggio anche maggiore a quello di Mertens. Ciò nonostante il bottino è inferiore a quello del belga: 3 gol e 1 assist. La fisicità e la tecnica del polacco, però, restano fondamentali nel progetto tattico di Ancelotti, che spera di averlo presto al top. 

LOTTA "DI CLASSE" A CENTROCAMPO. Se Zielinski ha giocato tutte le partite fino ad ora, ma molte è stato costretto ad iniziarle dalla panchina, è perchè ci sono due giocatori di altissimo livello con cui si contende il posto, che sia quello in mezzo al campo al fianco di Allan o quello sull'esterno sinistro: Marek Hamsik (in mediana) e Fabian Ruiz (anche sulla fascia). Per il capitano il tempo passa, non è più pedina fondamentale all'interno dello scacchiere azzurro, ma quando ci sono le gare più importanti è lui il titolare accanto ad Allan: 10 gare e 660 minuti accumulati. Come minutaggio non sarà un "titolarissimo" (temine che non andrebbe usato con Ancelotti), ma come rilevanza nella squadra resta un leader. Così come sta crescendo sempre di più Fabiàn Ruiz: 534 minuti, ma con un minutaggio destinato a cresce sempre di più perchè lo spagnolo sta convincendo davvero tutti. Con Zielinski e Verdi, quando rientrerà, si giocherà il ruolo di "esterno mancino", tra virgolette perchè i compiti sono molto diversi da quelli di Callejon. Avendo a sinistra giocatori come Mario Rui e Ghoulam (prossimo al rientro) che spingono moltissimo, Ancelotti utilizza sull'esterno sinistro giocatori che giochino molto di più per le vie interne. Tra Piotr e Fabiàn è sfida aperta, a colpi di grande tecnica. 

ESTERNI RUOTANTI. Nonostante i giocatori a disposizione sulle fasce, fino al rientro di Faouzi Ghoulam, non siano tantissimi, Carletto Ancelotti ha voluto "inventare", ma non ha rinunciato ad una rotazione importante sugli esterni. E così Mario Rui, che senza l'algerino è l'unico esterno mancino di ruolo, ha potuto saltare fin quei tre partite (una per squalifica). In suo luogo ha giocato per due volte (una da titolare e una da subentrato) Sebastiano Luperto, inserito a sorpresa nella rosa degli "utilizzabili" da Ancelotti. Nelle altre occasioni ha giocato Elseid Hysaj, spostato a sinistra. Anche lui, tra destra e sinistra, ha già saltato tre partite. Si sta ritagliando sempre più spazio Kevin Malcuit che, sostengono in molti, tra un po' potrebbe davvero insidiare il posto dell'albanese (319' minuti in 5 partite fino ad ora). Lo stesso numero di gare, ma con un minutaggio più alto, le ha giocate Nikola Maksmovic, riscoperto terzino utilissimo alla causa e primo difensore centrale di scorta, visto anche l'infortunio di Vlaad Chiriches

IN CERCA DI UNA CHANCE. Le occasioni, comunque, in questo Napoli ci sono per tutti. E ce l'avranno anche quelli che fino ad ora hanno giocato meno. Magari proprio domani contro l'Empoli. Se saranno in condizione potrebbe essere il turno di Adam Ounas (135 minuti fino ad ora), Marko Rog (189') e Amadou Diawara (255'). Simone Verdi, sfortunata la sua avventura fino ad ora, difficilmente recupererà per domani. Ma ci sarà la sua occasione, appena sarà pronto. 

In basso i dati di Transfertmarket sul minutaggio, le presenze e il rendimento degli azzurri (ordinati per minuti giocati)