Spalletti in conferenza: "Subito carico emotivo, ma è un dilazionamento del godimento! Non sono arrabbiato, tifosi hanno il diritto a questa felicità"
Il Napoli pareggia 1-1 con la Salernitana e rimanda la festa scudetto. A breve le parole in conferenza stampa di Luciano Spalletti: "Abbiamo creato nel primo tempo, forse c'è mancata qualche scelta in area di rigore. Forse c'è mancato il coraggio di prendersi qualche responsabilità, se sei scontato nelle linee di passaggio diventa scontato anche il gioco di squadra".
Sul clima in città
"Ho provato sensazioni bellissime. Si subisce questo affetto, questo calore, questa voglia. Si vuole essere il sogno dei nostri sportivi che vogliono vedere realizzato. Però poi per portarlo a casa ci sono step da fare non facile, soprattutto in questo momento qui che si avvicina diventa un carico emotivo e psicologico ancora maggiore rispetto a una situazione di normalità. E probabilmente noi l'abbiamo subito come chiunque. E poi c'è da dire che è vero che non andiamo fortissimo, ma pareggiando andiamo ancora ad avvicinare il traguardo. Questo vuol dire che le difficoltà che subiamo sono comunque inferiori a quelle delle rivali".
Più arrabbiato per il gol preso o per il secondo non segnato?
"Ma io non sono arrabbiato. C'è questa voglia infinita di voler concedere questa gioia ai nostri tifosi e quello mi renderà rilassato, non euforico, non festante, non rimbambito. Rimarrò sempre cosciente perché è quella roba lì, loro hanno il diritto che noi gli si dia questa felicità e questa soddisfazione. Il prima possibile. Da questo punto di vista qui c'è un po' di dispiacere, ma se pensiamo al futuro sarà un piacere comunque. Domani saremo di nuovo tutti insieme, diventa un dilazionamento del godimento. E' come quando ci si dà i baci: più si sta insieme e meglio è".
Sul gol di Dia potevate fare qualcosa in più?
"Siamo stati un po' ingenui. Lui una volta che è venuto via, bisogna andarci ad affrontarlo con più cattiveria. Però ha trovato un grande angolo, non è stato facile. Nel primo tempo non si è avuta la stessa qualità di sempre, c'è sempre qualcosa che va di traverso. Ma poi abbiamo creato: troppe palle sui piedi nel primo tempo senza avere il coraggio di prendersi responsabilità un po' più importanti. E se sei scontato nelle linee di passaggio diventa scontato anche il gioco di squadra. Bisognava andare più spesso dietro la linea difensiva e poi la riaggressione: diventa partecipazione di tutto lo stadio e fa diventare la squadra più forte".
Rammarico forse è non aver conquistato scudetto davanti ai propri tifosi... A Udine meno pressione?
"Non andiamo a fare calcoli del genere, sul dove riusciremo a farlo. Noi si vuol fare e basta, si vuol dare un segno nella nostra esistenza, un motivo del nostro essere calciatori del Napoli che sia riconoscibile e fatto bene sempre. Ci si riallena in maniera sempre, lavorando sulle cose che si possono far meglio. Questo pareggio ha determinato che si guadagnasse qualcosa sulle inseguitrici, ma la nostra voglia non cala".
Giovedì farà turnover?
"Il pensiero va a dare un po' di ossigeno fresco. Non la devi pensare nei 90 minuti la formazione, ma sempre nei sessanta e nei trenta, nei 70 e nei 25... Può succedere come fatto con la Juve che poi chi entra esercita la qualità che ha in un ritmo più blando perché già è stata fatta la fatica della partita. Sicuramente sarà così".
Cosa pensa di Sousa e Ochoa?
"Di Sousa ne parlo volentieri perché è un allenatore capace, una persona che lavora in maniera molto professionale. Lo conosco da tempo, so come fa questo lavoro e ora ha esperienza e fa anche il giusto casino in panchina... Mi viene da ridere perché è tutto l'anno che quelli della mia panchina li obbligo, li minaccio di fare silenzio e poi chi viene qui è tutto un vocio, un protestare. Quasi quasi mi viene voglia di dire: 'Facciamo come prima...' L'arbitro oggi ha diretto la gara in maniera corretta e non c'era bisogno di tutto quel casino. La Salernitana s'è meritato questo punto. Ochoa? Parlo dei miei, se permetti. I miei sono tutti meglio di Ochoa".
18.04 - Conclusa la conferenza stampa.
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