Roma-Napoli, dalle 'buche' di Cavani all'ingenuità di Lavezzi: sfida sinonimo di spettacolo

Roma-Napoli, dalle 'buche' di Cavani all'ingenuità di Lavezzi: sfida sinonimo di spettacoloTuttoNapoli.net
© foto di Alberto Fornasari
venerdì 18 ottobre 2013, 08:10In primo piano
di Fabio Tarantino

Gol, esoneri, polemiche, soprese, conferme. Persino sputi. Non si sono mai fatte mancar nulla da avversarie Roma e Napoli, protagoniste questa sera del big match che aprirà l'ottava giornata di campionato. Da quando gli azzurri han fatto il loro ritorno in massima serie, la sfida dell'Olimpico tra le due squadre ha sempre offerto - a prescindere dall'importanza della gara ai fini della classifica - spettacolo puro a tutti gli appasionati di questo sport. Come la prima volta in cui le due compagini tornarono ad affrontarsi dopo tanti anni - datata 20 ottobre 2007 - con il rocambolesco risultato di 4 a 4 che certificò la grandezza di una squadra, allora allenata da Edy Reja, e quella dei suoi campioncini in erba - che corrispondevano ai nomi di Hamsik, Lavezzi e Gargano - bistrattati oltremodo nei loro primi mesi in azzurro. E come dimenticare l'infuocato pomeriggio del 4 ottobre 2009, quando la doppietta di Totti stese i partenopei (2 ad 1 il risultato finale), e sancì la fine dell'era Marino e Donadoni, aprendo di fatto le porte al duo Bigon-Mazzarri, artefici negli anni di enormi soddisfazioni alla guida del Napoli.

Come quella raccolta il 12 febbraio 2011, sempre contro la Roma, con la squadra azzurra prima in assoluto ad espugnare lo Stadio Olimpico grazie alla doppietta di Edinson Cavani (che proprio in quell'occasione raggiunse quota 20 goal in campionato alla sua prima stagione in maglia azzurra). La partita, in quel caso, durò molto più di 90', in virtù delle infinite polemiche in seguito al presunto sputo di Lavezzi a Rosi, che costò all'argentino tre giornate di squalifica e l'impossibilità di disputare, di lì a poco, la sfida scudetto a San Siro contro i rossoneri. Anche l'anno successivo, il 28 aprile 2012, ci fu lo zampino dell'uruguaiano nel deludente 2 a 2 contro i giallorossi di Luis Enrique, caparbi e fortunati nel finale con la rete del giovane Tallo. Cavani, sempre Cavani. Come lo scorso 19 maggio, quando nella sconfitta indolore per 2 a 1 dell'Olimpico realizzò l'ultima delle sue 104 reti in maglia azzurra. Questa sera, orfani del Matador e di Mazzarri, gli azzurri tenteranno di scrivere una nuova pagina direttamente dalla Capitale, sapendo di poter contare sull'esperienza di Benitez ed i goal, stavolta, di Gonzalo Higuain.