La clamorosa confessione di Meluso

La clamorosa confessione di Meluso TuttoNapoli.net
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 27 luglio 2024, 15:27Copertina
di Arturo Minervini
Dopo lo scudetto, probabilmente, in società azzurra si è festeggiato davvero troppo, perdendo settimane cruciali per iniziare a programmare.

“L’abbiamo perso a parametro zero e potevamo fare qualcosa in più, me ne assumo la responsabilità”. Sono state queste le parole con cui Mauro Meluso, ex direttore sportivo del Napoli nella stagione orribile del post, scudetto, ha raccontato l’addio di Piotr Zielinski, passato a parametro zero all’Inter. Parole che, va detto, sottolineano una grande onesta intellettuale da parte di Meluso, sui cui poteri si è molto ironizzato nell’anno di operato col club partenopeo. Detto ciò, qualche considerazione va fatta.

La clamorosa confessione di Meluso su Zielinski lascia alquanto interdetti, per diversi motivi. Innanzitutto la tempistica. Il 12 luglio 2023 viene nominato nuovo direttore sportivo del Napoli, quando certi discorsi con un giocatore in scadenza sarebbero essere già stati portati avanti. Evidentemente la voglia di addio di Giuntoli, col conseguente braccio di ferro con De Laurentiis e la nomina in ritardo del nuovo diesse, hanno inciso in maniera determinante sulla permanenza del polacco.

Ritardi imperdonabili e scelte poco coraggiose. Dopo lo scudetto, probabilmente, in società azzurra si è festeggiato davvero troppo, perdendo settimane cruciali per iniziare a programmare. Il caso Zielinski è emblematico, così come la scelta dell’acerbo Natan per sostituire Kim, dopo aver creduto per settimane di poter arrivare a Kevin Danso. Meluso, le sue parole genuine ed anche coraggiose, raccontano di una confusione abbastanza chiara che, non a caso, ha portato al decimo posto in campionato. Errori da cui, la scelta di Manna e Conte con largo anticipo lo evidenzia, il club e De Laurentiis sembrano aver tratto il giusto insegnamento. Il calcio non è uno sport per chi non ha il coraggio di prendere decisioni forti.