VIDEO - Classe, eleganza, gol "alla Maradona" e un grande sogno: ecco Gaetano, il predestinato che non somiglia a nessuno
Provate a chiedergli a chi s'ispira, vi risponderà: a nessuno. Stima Hamsik, apprezza Zielinski, ma Gianluca Gaetano dribbla le etichette e i paragoni come fa in campo con gli avversari che provano a fermarlo. Ci riescono in pochi. Recentemente, con Atalanta (la scorsa stagione) e Cagliari, ha segnato due gol "alla Maradona" (troverete i video sul web, e ci perdonerete...) partendo palla al piede da centrocampo, superando tutti - uno, due, tre, quattro, cinque avversari - prima di far gol. Ha scalato il settore giovanile, s'è imposto anche con la Primavera, di cui è capitano, e ieri ha esordito al San Paolo contro il Sassuolo.
CHI È GAETANO - Classe 2000, nativo di Cimitile, in provincia di Napoli, fratello di Felice ('96) che è stato calciatore delle giovanili azzurre fino a pochi anni fa, Gaetano è un centrocampista offensivo che segna come un attaccante, una promessa del calcio italiano, un talento purissimo che sa usare indifferentemente entrambi i piedi (predilige il destro) e, dalla mediana in poi, sa far tutto: segna, imposta, dribbla. Un jolly offensivo che sorprende per tecnica, eleganza palla al piede, facilità di calcio e 'leggerezza' grazie alla quale sguscia via in spazi stretti. Gaetano fa cose che appartengono a pochi, se ne parlava benissimo già da anni e con la maglia della Primavera - prima con Saurini, poi con Beoni, ora con Baronio - ha confermato d'avere peculiarità rare e un futuro luminoso all'orizzonte.
CHE TALENTO - In questa stagione Gaetano - che gioca come trequartista o seconda punta - ha già realizzato dodici reti, di cui cinque in Youth League, con all'attivo due triplette (Stella Rossa e Atalanta) e tante prodezze sparse che neppure sorprendono più. Lo scorso anno, ad esempio, segnò direttamente da corner in una sfida europea. Con Baronio c'è un ottimo rapporto, dopo ogni gol Gaetano corre ad abbracciarlo. L'allenatore della Primavera lo sta aiutando soprattutto mentalmente, è prodigo di consigli, gli ricorda che per diventare 'calciatore' occorrono sacrifici e tanta pazienza, non basta il talento neppure se è immenso, come nel suo caso. Il Napoli è il suo grande sogno, Gaetano lo sta realizzando lentamente, passo dopo passo: s'allena spesso in prima squadra, è stato convocato da Ancelotti per il ritiro di Dimaro Folgarida, ha la stima totale della società e diverse società che lo corteggiano. Il futuro sarà tinto d'azzurro, il debutto in prima squadra un nuovo traguardo in attesa dei prossimi. Tempo al tempo.
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