RILEGGI LIVE - Osimhen su Twitch: “Sogno il Pallone d’Oro! Sto bene a Napoli, che emozione il Maradona. Spalletti? Un genio. Sull’Arabia…”
Victor Osimhen in diretta su Twitch. L’attaccante del Napoli è ospite su Tv Play: "Chi vincerà il Pallone d'Oro? Per me i due che meritano di vincere sono Messi e Haaland. Uno ha vinto la Coppa del Mondo, l’altro il Triplete. Non voglio dire la mia opinione a riguardo, ma entrambi lo meritano di vincere".
E' anche un tuo obiettivo il Pallone d'Oro? "Onestamente, se un giorno riuscirò ad essere vicino a vincerlo sarà clamoroso, per me è già un sogno giocare a questi livelli. Sarà un obiettivo, ma non un ossessione. Se sarò capace ad essere competitivo ad un certo livello, sarà fantastico”.
Quali sono le emozione nel segnare al Maradona? "Prima di trasferirmi al Napoli, parlai con Koulibaly della citta, della gente, dello stadio…Quando ho segnato il primo gol al Maradona contro l’Atalanta, non c’erano tantissimi tifosi allo stadio a causa del Covid, ma tutti aspettavano che segnassi. Quando segno sento sempre le stesse emozioni, è qualcosa di speciale, sia quando gioco con grandi squadre che con quelle minori".
Sul talento nigeriano Orban: "Ho visto le clip di questo Emmanuel Orban, è straordinario. Ha un futuro roseo davanti a sé e raggiungerà i suoi obiettivi. Ho parlato con lui, è un ragazzo eccezionale, farà grandi cose”.
Come tu hai scoperto il tuo talento? Come è iniziata la tua carriera? "Quando hai scoperto il tuo talento da calciatore e quando hai iniziato? Ero molto giovane quando ho iniziato a giocare. Da piccolo mi ruppi una spalla facendo una rovesciata. Sentivo tanto dolore. In famiglia, in quella situazione, nessuno mi incoraggiava realmente a diventare un professionista. Quindi quando ero davvero molto molto piccolo smisi di giocare a calcio e iniziai a lavorare per guadagnare soldi. Ho perso mia madre molto presto e aiutavo mio padre e la mia famiglia. Ma mi aiutò una persona che credeva in me. Lui mi chiese perché avevo smesso così giovane, ma la situazione familiare a quel tempo era davvero pessima. Provai a spiegargli che non avevo delle scarpe per allenarmi, sarebbe stato difficile per me. E questa persona mi promise delle nuove scarpe per giocare. Facevo tre ore ogni giorno per andare ad allenarmi. Questa persona mi aiutava anche a mangiare perché io lavoravo per una chiesa e dormivo anche lì dentro.
A 17 anni ho fatto un provino, ma c’erano tantissimi ragazzi che provavano a fare questo provino. In 15-20 minuti del provino segnai 2 gol e registrai un assist e mi presero. Lì è cambiata veramente la mia vita. E questo mi ha fatto diventare il tipo di calciatore che sono oggi".
Sullo steward che fu licenziato a causa del selfie fatto con Osimhen fuori l’Olimpico: "Ricordo quando all’Olimpico ho fatto quella foto con lo steward. Una donna, la boss, gli fece togliere la pettorina gialla e lui perse il lavoro. Chiesi ad un amico di rintracciare il ragazzo per dargli i soldi indietro, ma lui rifiutò. Voleva solo la foto con me. Mi ha anche dedicato una canzone, è molto carina".
Il gol più bello fatto in carriera? "Quello contro la Roma. La difficoltà di questa rete la gente non può capirla. L’altro gol alla Roma al Maradona? Il cross fatto da Kvara è stato provato in settimana, poi quando il difensore è saltato a vuoto io l’ho stoppata e calciato al volo".
Cristiano Ronaldo o Messi? "Sono fan di entrambi. Chi mi conosce da bambino lo sa. Ho fatto una foto con Messi quando ho giocato contro di lui. Per me è difficile rispondere, non ho una preferenza. Quello che hanno fatto loro per il calcio è qualcosa di clamoroso".
Cosa pensi del campionato arabo? "Il livello del campionato è buono. Alcuni grandi calciatori sono andati in Arabia e sono attrazione per altri tanti talentuosi giocatori. Per me è un buon campionato".
Preferisci la Saudi Pro League o la MLS alle stesse condizioni? "Non saprei ancora, ma alle stesse condizioni gli Stati Uniti".
Per quanto tempo indosserai ancora la maschera? "Non voglio dire per sempre, ma penso per molto tempo. Ho una placca sul volto. Ormai fa parte di me, sono riconosciuto perché indosso la maschera. Quindi credo che la indosserò per molto”.
Cosa deve fare Chuckwueze per migliorare? "Chuck è un grande talento per la sua età. Anche io ho fatto fatica anche io i primi due mesi in Italia. La Serie A è un campionato molto competitivo. Veniva da un campionato diverso, posso scommettere la mia vita sul suo talento. Deve credere nel suo talento e verrà fuori".
Su Immobile: "Mi piace il modo di giocare di Immobile, lo rispetto tanto, ha l'istinto da bomber. Ho avuto l'opportunità di dirgli anche di persona quanto sia forte. Io meglio di lui? Ma no!... Non mi chiedete paragoni: lui è una leggenda e spero di avvicinarlo".
Sui videogiochi: Fifa o Efootball? "Non mi piacciono molto i videogiochi. Ho provato Call of Duty la scorsa settimana, la prima volta nella mia vita".
A quale attaccante ti ispiri? "Mi ha ispirato Drogba. Ho avuto una persona vicino a me che mi diceva che il mio gioco assomigliava lui, ho inziato a vedere i suoi video. Poi l’ho conosciuto anche di persona".
Calciatore africano più forte di sempre della storia? “Ci sono tanti: Diouf, Kanu, Drogba, Eto’o… Anche Jay Jay Okocha, sì! Drogba-Eto’o".
Come affronti la pressione e le aspettative? "Il primo a mettere pressioni su me stresso sono io. Perciò chiedo agli altri di fare tanto. Non ho paura della pressione".
Su Leao e Lautaro: "Leao è un ragazzo incredibile per me. E’ un grande talento. Pochi sono come lui. E’ bello per il campionato avere giocatori di questi livello perché danno una spinta alla Lega. Lo rispetto tanto. Ho ricevuto un messaggio da lui quando sono arrivato a Napoli. Mi piace molto il suo stile. Lautaro mi piace molto, ora è il leader dell’Inter. Lo vedo un giocatore che ha sulle sue spalle la squadra".
Su Spalletti: "Non lo dico perché mi ha trasformato come attaccante, ma è un genio. E’ un allenatore che chiede tantissimo, ma sa esaltare il talento dei suoi giocatori. Sicuramente saprà mettere l’Italia sulla strada giusta per vincere. La Nazionale italiana ha tanti calciatori da mettere a disposizione per lui".
Su Kvara: "Mi piace molto, abbiamo lo stesso atteggiamento nel calcio, è un grande talento e io lo chiamo “Mago”. L'affiatamento con lui è ottimo, abbiamo un ottimo rapporto e per me è un grande uomo e giocatore".
Quale difensore ti ha più messo in difficoltà? "Il difensore più tosto che ho affrontato è stato Romero che ora è in Premier, la prima volta che ci ho giocato contro pensavo che molti difensori non fossero veloci, ma lui è veloce e forte, ho fatto uno scatto e lui era già dietro a me, dove andavo lui mi marcava. È molto forte e mi ha dato filo da torcere, anche Smalling nel 2020 mi ha dato problemi".
Il portiere migliore? "Mike Maignan, è grosso e ha grandi riflessi, è incredibile. Anche quando eravamo compagni era difficile fargli gol in allenamento ed è anche molto bravo con i piedi".
La Nigeria può vincere la Coppa d'Africa? "Abbiamo ancora tanta strada da fare, abbiamo la qualità ma nel calcio africano non puoi sottovalutare nessuno, siamo pronti e abbiamo un ottimo allenatore. Possiamo andare lontano in questa competizione".
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