Frasi Cult 2023: la grande stronz*ata di Garcia, ADL e la frase suicida, il retroscena su Thiago Motta e Giuntoli Ultrà della Juve

Frasi Cult 2023: la grande stronz*ata di Garcia, ADL e la frase suicida, il retroscena su Thiago Motta e Giuntoli Ultrà della JuveTuttoNapoli.net
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lunedì 1 gennaio 2024, 12:00Copertina
di Arturo Minervini
Un anno in parole. Dodici mesi intensi, lunghi, con sentimenti che ormai si confondono, ma che riaffiorano proprio sfogliando le frasi dei protagonisti.

Un anno in parole. Dodici mesi intensi, lunghi, con sentimenti che ormai si confondono, ma che riaffiorano proprio sfogliando le frasi dei protagonisti. Parole, parole, parole. Tante, forse troppe. Spesso di rito, del tipo: "Potevamo fare di più". "Ci impegneremo al massimo". "Siamo stati puniti dagli episodi". Prontuario tipico del mondo del calcio, che in casa Napoli, con personaggi come De Laurentiis, Gattuso e poi Spalletti subisce però importanti variazioni sul tema. In questa breve raccolta, abbiamo provato a fissare le dichiarazioni più significative di quest'anno azzurro.

I CAMPIONI DELL’ITALIA SIAMO NOI - Questa l’abbiamo detta tutti. L’abbiamo cantata, urlata, sognata, covata, Resterà la frase più bella, indimenticabile, del 2023 di tutti i napoletani.

I DESTINI DI LUCIANO - “Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli”. Il mantra di Luciano, come una religione inculcata nella testa di ogni calciatore, tesserato, dirigente, tifoso, napoletano nel mondo in quest’anno magico.

LA MAGLIA - “Tutto per Lei”. Per la maglia, per la città, per Napoli. L’altro claime di grande successo di Spalletti, un tormentone che è entrato nel cuore dei tifosi. Come Luciano.

LE SFACCHINATE DI CRISTIANO - “Sono juventino da sempre. Da bambino facevo otto ore di autobus per andare a vedere la Juve”. Cristiano Giuntoli ha fatto outing al primo giorno da dirigente bianconero, svelando aneddoti da libro cuore che si poteva pure risparmiare. 

 PAGATECI LA  CLAUSOLA - “I 3 milioni vanno pagati, è una questione di principio”. Così tuonava la SSC Napoli contro la Federazione, in un comunicato diffuso nei giorni delle trattative per portare Spalletti sulla panchina della Nazionale dopo l’addio a sorpresa di Mancini.

ANCHE DIRETTORE SPORTIVO - “Chi è il direttore sportivo? Sono io”. Spifferi narrano che De Laurentiis avesse così risposto a Thiago Motta, curioso di conoscere chi sarebbe stato l’erede di Giuntoli. 

IL 12 AGOSTO - “Il 12 agosto vi dirò gli obiettivi del Napoli”. Così parlava Aurelione nei giorni del ritiro, solo che quella rivelazione promessa per il 12 agosto s’è rivelata come Godot: la stiamo ancora aspettando. 

LA BELLEZZA PERDUTA - “Sono andato via perchè avevo paura di rovinare la Grande Bellezza”. Le parole di Spalletti, profetiche, su quello che sarebbe stato il Napoli dopo il tricolore. Chissà se Luciano avrebbe trovato il modo per prolungare quell’estasi mistica di una stagione di una bellezza stordente. 

CHIUNQUE - “Questo Napoli possono allenarlo tutti”: il peccato originale di Aurelio De Laurentiis, la convinzione totalmente errata di poter togliere dalla nave il comandante e non perdere la rotta. Che invece è stata persa. 

L’OSCURANTISMO - “Non conosco il Napoli di Spalletti”. L’ha detto, l’ha detto davvero Rudi Garcia. Lasciando tutti a bocca aperta, uno stupore che s’è fatto preoccupazione dopo le prime uscite. Uno dei più grandi autogol che la storia ricordi. 

L’OGGETTO MISTERIOSO - “Mi seguiva anche il Liverpool, ho scelto il Napoli perchè ho la possibilità di giocare di più”. Queste le aspettative di Jesper Lindstrom al suo arrivo in azzurro, speranze al momento disilluse.

GLI SCONTENTI - “Resterà da scontenti, in una squadra di scontenti”. Così parlava Mario Giuffredi, agente di Mario Rui, prima di trovare l’accordo per rinnovare il contratto del suo assistito. Parole che, a distanza di mesi, sembrano ancor più attuali.

SENZA RUBARE - “In Italia è difficile vincere per tanti anni di fila senza rubare”. La stoccata alle big del nord è arrivata da Aurelio De Laurentiis, che si è reso conto di quanto sia complicato combattere con un sistema che è sempre lo stesso da trent’anni. 

IL TIK TOK DELLA DISCORDIA - "Ci riserviamo la valutazione di intraprendere azioni legali ed ogni iniziativa utile a tutelare”. Così Roberto Calenda, agente di Osimhen, aveva tuonato dopo un video di pessimo gusto pubblicato dal Napoli sul social cinese. 

FIGLIO MIO - “Kvaratskhelia non è stato scoperto da Giuntoli, è stata un’intuizione di mio figlio Edo su segnalazione di un intermediario”. Così De Laurentiis e l’acquisto del 77 georgiano. I figli sono pezzi di cuore. 

UN NUOVO WALTER - “Dicono che mi lamento sempre, questa volta sono un Mazzarri nuovo. Non mi lamenterò più”. Così il tecnico si presentava per la sua nuova avventura al Napoli. 

CAPODIMONTE - “Avrei dovuto mandarlo via nel giorno della presentazione a Capodimonte”. Così parlava Aurelio De Laurentiis del disastro transalpino, qualche settimana dopo l’esonero. 

CAPITANO INSONNE - “Questa notte non ho dormito, è stata la notte più brutta da quando sono al Napoli”. Così Di Lorenzo dopo il clamoroso tonfo interno, 0-4, in Coppa Italia contro il Frosinone.

IL SORRISO DI LAVEZZI - Non ha parlato il Pocho, ma veder pubblicata una stories sul suo profilo Instagram con Lavezzi sorridente è stata una carezza di fine anno, dopo le terribili notizie che arrivavano dall’Argentina sulle sue condizioni. Non sarai mai solo Ezequiel. 

COLPA MIA - “Chiedo scusa ai tifosi, questa situazione è tutta colpa mia. Rimedieremo con il mercato”. Così ha chiuso l’anno De Laurentiis, che mai avrebbe nemmeno immaginato di dover pronunciare quelle parole dopo la cavalcata trionfale conclusa a maggio.