FOTO - Tosel, ci saranno anche loro allo Juventus Stadium?

Prevenire è meglio che curare. La storiella la sentiamo da anni, dai poltronanti che gestiscono i bottoni di questo calcio sempre più rappezzatto. Nulla funziona, le facce son sempre le stesse e le innovazioni hanno sempre il retrogusto amaro di uno spot da campagna elettorale, con le parole che non vengono mai seguite dai fatti. In questo clima di veleno, ci si avvicina al fatidico appuntamento di sabato, alle ore 18. Cresce l’attesa, salgono aspettative, speranze, tensioni. L’infinita clessidra che porta a Juventus-Napoli continua a far scorrere granelli di sabbia lentamente, scandendo ogni secondo che avviccina all’ora X.
Prevenire e meglio che curare dicevamo. Ma che ci provino sul serio questa volta. Perché in questa nuvola di chiacchiere, ritorna in mente una calda sera d’aprile, una notte in cui il Napoli perse una gara di calcio – meritatatamente – ed il calcio italiano perse (dubitiamo che ne abbia ancora) l’ultimo briciolo di dignità. Quella notte chi era allo Juventus Stadium la ricorda bene. La fiera dello stupido pregiudizio, il manifesto razzista di un paese diviso come mai nella sua storia.
Ricordare è l’unico modo per evitare che accada ancora. Ed i napoletani se li ricordano tutti questi striscioni di quella notte di aprile. Dal cordiale “Benvenuti in Italia” allo sgrammatticato “Vesuvio Wash It” ad i "simpaticissimi" sacchetti della spazzattura presenti in curva. Perché se uno è imbecille, non ama le mezze misure. Per non farsi mancare nulla, cori razzisti cantati a squarciagola per tutta la gara, che rappresentava quasi un fastidio per queste persone andate allo Juventus Stadium solo per tirare fuori il loro odio represso. Non era una maggioranza, sia chiaro. Ma erano davvero in tanti.
Tanti saranno gli spettatori anche per la sfida di sabato, con la Juventus che ha già annunciato il sold out. La speranza – in realtà dovrebbe essere un diritto - è che vengano posti in essere gli opportuni meccanismi di prevenzione e di repressione per questi comportamenti. Ricordiamo gare interrote al San Paolo per striscioni contro Franco Carraro. Ci auguriamo che si faccia lo stesso nel caso in cui vengano perpetuati atteggiamenti che ledono la dignità di un intero popolo. Lo scorso anno, ma questa non fu una sorpresa, nonostante immagini chiare il Giudice Sportivo – la vecchia conoscenza Tosel – decise di non prendere nessun provvedimento. Di fatto avallando tali comportamenti. Caro Tosel “Devi convincerti che, anche se chiudi gli occhi, il mondo continua ad esserci”.
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