Alle 18.45 la Fiorentina gioca per la finale, Italiano: "Il percorso va completato col trofeo!"
Nel corso del suo intervento di ieri a Sky Sport, il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano ha parlato anche del suo rapporto con la città e delle sue sensazioni al termine del terzo anno di sua gestione. Quest'oggi alle 18.45 a Bruges si giocherà l'accesso in finale di Conference per il secondo anno di fila.
"Il pensiero è quello, è riuscire ad arrivare come lo scorso anno a completare questo percorso per avere la possibilità di giocarci questo trofeo. Per farlo dovremo passare da questo stadio e da questo avversario per metterlo in difficoltà come all'andata, in una partita giocata bene pur con due errori che ci sono costati due gol. Dovremo cercare di essere concreti e non sbagliare, perché gli episodi la decideranno e dovremo portarli dalla nostra parte giocando con testa e disciplina, sia quando avremo il pallone che quando non ce l'avremo".
Gli ultimi gol arrivati tutti per errori individuali?
"Quando andiamo ad analizzarli spesso è questione di attenzione. Non bisogna mai staccare la spina, non essere mai superficiali perché anche su una palla lunga si può subire, poi recuperare non è semplice. Dobbiamo sapere cosa ci stiamo giocando, la posta in palio è altissima e dovremo avere massima attenzione senza mai abbassare la guardia perché ci giochiamo qualcosa di fantastico".
Due risultati su tre, cambia l'impostazione?
"Abbiamo questo vantaggio, ma dovremo sempre fare ciò che ci ha permesso di arrivare a giocarci queste partite. Serviranno i soliti aspetti che a volte abbandoniamo: attenzione, applicazione e sapere a cosa andiamo incontro. Il vantaggio ce lo teniamo stretto, abbiamo questo gol ma dovremo mettere in difficoltà l'avversario con i nostri soliti principi".
Un bilancio del suo rapporto con l'ambiente fiorentino?
"Il primo pensiero è che Firenze è una piazza davvero molto esigente, una piazza che mette quella sana pressione, che dà lo stimolo per tenere alta l'attenzione. E' normale che tutti si debba migliorare, io per primo che sono giovane e ho tanto davanti per crescere e migliorare. Ma posso solo dire che allenare a Firenze è un privilegio, la maglia viola è qualcosa di fantastico e la possibilità di dargli qualcosa di straordinario è bello. Non abbiamo ancora finito. Il percorso è positivo, poi è normale che tutti chiedano di più... Firenze chiede tanto, ma per me è tutto a posto".
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