La storia siete voi: L'Homo Erectus William Poths

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mercoledì 30 gennaio 2013, 21:00Rubriche
di Leonardo Ciccarelli
Quando non c'era niente, lui c'era. La storia di un sogno stroncato

La preistoria è quel periodo di tempo che generalmente va dal Big Ben alla nascita della scrittura. È il periodo più lungo e comprende diverse Ere e momenti fondamentali. Nel nostro piccolo mondo calcistico, nel nostro ancor più piccolo mondo legato al Napoli, c'è un uomo che fu artefice materiale della preistoria dell'SSC Napoli: William Poths.
Poths era un inglese che lavorava per la Cunard Line, un'azienda navale del Regno Unito che è ancora in piena salute e che è proprietaria di alcune delle più grandi navi al mondo, viene trasferito a Napoli nel 1903 e si porta con se tutte le abitudini che contraddistinguono la sua nazione.
Come un Mr.Bean ante litteram alle 5 prende il thè, è ordinatissimo e coltiva le sue passioni, passioni che nel nostro caso si chiamano Football and Cricket, decide così di fondare una squadra e portare il calcio nel Bel Paese.
Questa società nasce tra casa sua e la Pignasecca nell'arco dei due anni successivi allo sbarco dell'inglese grazie ad un suo collega e compatriota, Mr. Bayon, e a dei colleghi napoletani, Conforti, Salsi e Catterina. Salsi, nel 1904, diventò il primo presidente del  Naples Foot-Ball & Cricket club e Poths il primo attaccante.
In realtà questa non è affatto la prima società napoletana a toccare il suolo baciato dalla sirena Partenope perché c'erano altre due squadre in precedenza ma non avevano alcun legame reale con Napoli, erano piu che altro "squadre aziendali".

I colori sociali della squadra di Poths erano il nero e l'azzurro.
Grazie alle conoscenze dell'inglese la prima partita ufficiale della squadra che nel 1906 tolse "Cricket" dal nome, ebbe l'onore di affrontare l'equipaggio della nave Arabik. Questi marinai non erano professionisti ma avevano un talento immane, basti pensare che qualche giorno prima dell'incontro con la squadra di Poths avevano battuto il grande Genoa, che aveva vinto già 6 titoli italiani, per 3-0.
Quella partita con il Naples terminò 3-2 per gli azzurri, con Poths protagonista, fu una partita che entrò nella storia, nonostante fosse ancora preistoria.
Purtroppo per Poths, le gioie calcistiche finirono presto. Non partecipò mai ad un campionato e qualche anno dopo litigò con i suoi colleghi arrivando ad una spaccatura: il 1912 è l'anno della sua fine, la componente inglese e quella napoletana arrivano ad una spaccatura, Salsi e soci cambiano nome e diventano Unione Internazionale Napoli.
La nostra società è nata dal sogno di un emigrante, perché noi siamo sempre stati speciali e legati alle nostre origini, anche quando eravamo inglesi e ci chiamavamo Naples. Chi ama non dimentica, neanche quando sono passati più di 100 anni. Grazie William.